1-leader occidentali non capiscono la minaccia di Hamas. 2-Laurearsi dal salotto: così politica e business si lanciano sulle università telematiche

3-CROCIATA GIUDIZIARIA A garantire il salario minimo agli italiani alla fine sarà la procura di Milano

3.11.2023 F.Magrì, M. Stefanini, E. Antonucci ilfoglio.it lettura3’

I leader occidentali non capiscono la minaccia di Hamas. Intervista alla laburista israeliana Michaeli

FABIANA MAGRÌ 03 NOV 2023

    

"Il massacro di 1.400 persone in un solo giorno che si è verificato a un’ora dal centro di Tel Aviv dovrebbe aiutare a comprendere che la minaccia è fisica e concreta". Il monito della deputata laburista ai leader occidentali sulle derive antisemite in Europa: "È tempo di svegliarsi!"

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Nel momento in cui è stata chiara la portata del massacro del sabato nero di Israele, quando le conseguenze dell’attacco senza precedenti di Hamas hanno iniziato a delinearsi, la leader laburista Merav Michaeli si è rivolta ai membri dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici. Li ha informati sulla situazione e sulla posizione dello stato ebraico, sollecitando i colleghi del Parlamento europeo a esercitare tutte le pressioni possibili per la liberazione degli ostaggi israeliani. “Si accorcerebbero anche i tempi della guerra”, sostiene il capo del partito HaAvoda. Era l’11 ottobre e l’incontro si concluse con applausi di solidarietà per Israele. Tre giorni dopo, il presidente dell’Internazionale socialista rilasciava una dichiarazione di ferma condanna “all’attacco terroristico di Hamas contro Israele e il crudele assassinio degli israeliani”, con la richiesta del rilascio immediato degli ostaggi israeliani a Gaza. Nella stessa lettera, il presidente spagnolo Pedro Sánchez ribadiva il diritto dello stato ebraico di difendersi “nel rispetto del diritto internazionale” e sottolineava con estrema preoccupazione “la tragedia umanitaria a cui stiamo assistendo a Gaza, l’attacco indiscriminato contro civili innocenti, il fatto che migliaia di persone fuggono dalle loro case in cerca di rifugio”. Una solidarietà estesa “ai nostri partiti fratelli in Israele e Palestina” e la richiesta del “riconoscimento dei due stati”, in una coesistenza “in pace e in sicurezza”….

2-L'INDAGINE Laurearsi dal salotto: così politica e business si lanciano sulle università telematiche

MAURIZIO STEFANINI 23 OTT 2023

    

Contratti per la formazione della Pubblica amministrazione, polemiche sui titoli di studio comprati, patron sopra le righe, come il sindaco di Terni Stefano Bandecchi. I rischi e le opportunità dell’istruzione a distanza.

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Le università telematiche sono le grandi protagoniste della trasformazione dell’istruzione, la rivoluzione digitale applicata alla didattica. Ma come non rendere conto dei sospetti che le accompagnano? Sono università serie o piuttosto “diplomifici”? Qual è il livello dei docenti? E quali interessi politici si accompagnano al colossale business? Domande per rispondere alle quali conviene partire dalla cronaca: un nome autorevole della sinistra come l’ex presidente della Camera Luciano Violante è diventato presidente di Multiversity, polo emergente del settore che ha appena ottenuto un importante contratto per la formazione dei dipendenti pubblici. E non solo: adesso è stata firmata anche un’altra importante convenzione con Confindustria Canavese, con l’inaugurazione del polo didattico Ermete Formazione. Dalle università telematiche alla politica, Stefano Bandecchi, patron di Unicusano, una delle più arrembanti, è diventato sindaco di Terni con un’opzione centrista che ha sconfitto tutti. Dall’università tradizionale a quella digitale, da Padova è appena arrivato un divieto che tradisce preoccupazione e annuncia forse future battaglie…

3-CROCIATA GIUDIZIARIA A garantire il salario minimo agli italiani alla fine sarà la procura di Milano

ERMES ANTONUCCI 03 NOV 2023

    

Per combattere il caporalato i pm milanesi ricattano le aziende: commisariamento o paghe più alte, questo è il metodo usato. Così le società, sotto il peso delle accuse, cedono e aumentano gli stipendi ancor prima del giudizio

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Alla fine a garantire il salario minimo agli italiani sarà la procura di Milano. Si scherza, ma neanche tanto. Prosegue, infatti, la battaglia lanciata dai pm milanesi contro il presunto sistema di sfruttamento dei lavoratori in settori come la logistica e la vigilanza privata. A partire dal 2021, i magistrati milanesi hanno messo alla sbarra una serie di aziende – anche di prim’ordine, come Brt, Dhl, Esselunga, Mondialpol – accusandole di caporalato e reati fiscali. Le società sono state oggetto di sequestri preventivi milionari e spesso poste addirittura sotto amministrazione giudiziaria. Tutto ciò le ha indotte ad aumentare gli stipendi o ad assumere i lavoratori forniti dalle cooperative esterne

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