1-Il ministro Valditara: «Così ho rovesciato l’impostazione fascista sulla scuola». Sigle contro
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2- La riforma del voto in condotta va nella direzione indicata da Mattarella per "incoraggiare il lavoro degli insegnanti".
28.9.2023 Redazione open.online, Crippa ilfoglio.it lettura3’
1-Il ministro Valditara: «Così ho rovesciato l’impostazione fascista sulla scuola»
28 SETTEMBRE 2023 - 08:13 di Redazione open.online
Dall’anno scolastico 2023/2024 nelle scuole partirà un progetto contro la violenza delle donne. E il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si aspetta una risposta «molto positiva. Perché queste lezioni uniscono la passione di docenti, che saranno appositamente formati al protagonismo diretto degli studenti in gruppi di autoriflessione in cui loro saranno centrali», afferma oggi in un’intervista a La Stampa. Nel colloquio con Flavia Amabile aggiunge che «si tratta di un esempio della scuola costituzionale che stiamo realizzando, una scuola che mette al centro la persona dello studente mutuando lo spirito della Carta e che ha rovesciato l’impostazione fascista che metteva la persona al servizio dello Stato».
La cultura del rispetto
Per il ministro a scuola «deve prevalere la cultura del rispetto. È il senso della riforma del voto in condotta e delle sospensioni approvata in Consiglio dei ministri. Una riforma non meramente punitiva ma tesa ad educare al rispetto di chiunque. Chi si comporta in modo violento dovrà capire che il suo comportamento è sbagliato attraverso un’attività di approfondimento, che si concluderà con una relazione che lo studente dovrà presentare ai propri insegnanti, ma anche attraverso attività di cittadinanza solidale». Poi dice anche basta agli scontri con il Tar: «Dobbiamo porre fine ai contenzioni amministrativi. Ho incontrato il presidente del Consiglio di Stato e siamo d’accordo sulla necessità di un’opera di semplificazione delle leggi. Abbiamo individuato delle norme su cui lavorare per rendere più semplice la vita dei dirigenti scolastici e dei docenti e per evitare il contenzioso amministrativo».
Agenda Sud
Infine Valditara evidenzia come «Agenda Sud coinvolga 2000 scuole del Mezzogiorno, specificatamente 245 istituti situati in contesti particolare disagio. E a Caivano rappresenterà un progetto pilota e sarà supportato e monitorato costantemente dal ministero. Sarà inoltre l’occasione per sperimentare forme nuove di didattica basate su attività di laboratorio e sul coinvolgimento dei genitori. In totale abbiamo previsto uno stanziamento di 325 mln di euro»…
- Fessi in condotta La riforma del voto in condotta va nella direzione indicata da Mattarella per "incoraggiare il lavoro degli insegnanti". Ma per la solita eterna litania di sigle astruse e mal assortite nemmeno questo va bene: "Progetto di scuola autoritaria", tuonano
MAURIZIO CRIPPA 19 SET 2023 ilfoglio.it
La riforma del voto in condotta va nella direzione indicata da Mattarella per "incoraggiare il lavoro degli insegnanti". Ma per la solita eterna litania di sigle astruse e mal assortite nemmeno questo va bene: "Progetto di scuola autoritaria", tuonano
Non c’è niente da fare, metti insieme la solita eterna litania di sigle astruse e mal assortite – Flc-Cgil, Unione degli studenti, Rete degli studenti medi e Coordinamento genitori democratici – e il risultato è sempre quello, un mix grottesco e disperante. Persino quando parla Mattarella, niente, a loro non va bene manco Mattarella. Inizia l’anno scolastico, il Presidente Saggio va nella Forlì ancora ferita e dice: “Dobbiamo incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti, entusiasti e volenterosi, aiutare la loro strada… restituendo pienamente alla loro funzione il prestigio che le compete nella società e che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recar danno ai propri figli”. Lo stesso giorno, il governo vara un piccolo e saggio provvedimento che va in quella stessa strada: la riforma del voto in condotta: alle superiori il 6 produrrà un “debito” (in educazione civica), e il 5 varrà la bocciatura. Il minimo sindacale per poter fare scuola. Ma ecco che arrivano loro, Mattarella o non Mattarella: “Si punta a un progetto di scuola autoritaria in cui lo strumento di contrasto principale diventa il voto in condotta”. Se riuscite a capire cosa significa, vi meritate un 10 in condotta, ma anche in tutte le materie