Con il decreto Sud il governo accentra tutti i poteri per il rilancio del Mezzogiorno

-Zingaretti elogia Schlein ma poi confessa: “Con questa non prendiamo manco il 17 per cento”

7.9.2023 MR, Marchesano, S. Merlo ilfoglio.it lettura2’

LE ZES RIUNITE Con il decreto Sud il governo accentra tutti i poteri per il rilancio del Mezzogiorno

MARIAROSARIA MARCHESANO 07 SET 2023

La riunificazione delle otto Zone economiche speciali (Zes) di cui il Cdm discute oggi smantella il precedente modello e porta il controllo a Palazzo Chigi. Altro che autonomia differenziata

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Altro che autonomia differenziata. Il governo Meloni si appresta ad accentrare tutti i poteri per il rilancio economico del Mezzogiorno a Palazzo Chigi, dimostrando che è questione su cui intende avere voce in capitolo e lasciarla il meno possibile nelle mani di autorità locali. Il decreto Sud, che è il primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per oggi, circola ancora in bozza, ma il disegno di accentramento è chiaro e passa attraverso la riunificazione delle otto Zone economiche speciali (Zes) di recente istituite in una grande zona “franca” per gli investimenti produttivi (partirà dal primo gennaio 2024). Il ministro per gli Affari europei e le Politiche di coesione, Raffaele Fitto, ha trattato la questione direttamente con l’Unione europea ottenendo lo scorso luglio un sostanziale via libera, con la raccomandazione di fare attenzione al nodo degli aiuti di stato. E così è andata. Il precedente modello è stato completamente smontato e gli otto commissari che erano stati nominati dal governo Draghi mandati a casa (ma resteranno in carica per garantire il passaggio di consegne). Al loro posto ci saranno una cabina di regia interministeriale e una struttura di “missione” che si occuperà di realizzare il piano strategico della Zes sud, di cui faranno parte Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutto, insomma, sarà deciso a Roma e non più sui territori.

-Zingaretti elogia Schlein ma poi confessa: “Con questa non prendiamo manco il 17 per cento”

SALVATORE MERLO 07 SET 2023

    

Sul palco della Festa dell'Unità l'ex segretario del Pd non risparmia i complimenti a Elly, ma lontano dai microfoni non nasconde i suoi dubbi

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Che ella, anzi Elly, sia la numero uno non c’è alcun dubbio. Lo pensano tutti. Non soltanto Giorgia Meloni che esulta ogni volta che la vede o la sente. Persino nel Pd lo pensano. Gente che se ne intende, è chiaro. Prendete Nicola Zingaretti, per esempio. L’ex segretario vuole essere candidato alle elezioni europee, anche se dice che non è vero. E ovviamente la candidatura la decide l’attuale segretaria, cioè Elly, insomma Schlein. Perciò sabato sera Zingaretti è salito sul palco della festa nazionale del Pd, a Ravenna, e le ha fatto dei giusti e misurati complimenti. Elly “è la nostra salvezza”. Di più: la nostra stella. Ella per noi è un padre, io segretamente la chiamo mamma, senza di lei che vita sarebbe? La bontà, l’amore, la giustizia dove erano prima che Elly, nascesse? Ecco. Poi però Zingaretti è sceso dal palco, e a quel punto come raccontano diversi testimoni sentiti dal Foglio ha detto: “Mah, secondo me con questa alle europee non arriviamo manco al 17 per cento”.

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