NEL METAVERSO/ Violante: 6 tesi (e una conclusione) per entrare nel “nuovo mondo”24.8.2023
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- Categoria: Italia
Oggi al Meeting 200mila ragazze e ragazzi saranno nel metaverso. Il progetto è di Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine
24.08.2023 - Luciano Violante, ilsussidiario.net lettura3’
Saranno circa 200mila le ragazze e i ragazzi che oggi alle 19 accederanno alla VRO della grande sala Ferrovie dello Stato B2 del Meeting per una delle novità assolute di quest’anno. Non si parlerà del metaverso, ma si vedrà il metaverso perché staremo nel metaverso. È un progetto della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine che, insieme a Intesa San Paolo, ha messo a punto una ricerca su come i giovani vedono il loro presente nelle nuove tecnologie. Espongo sei brevi tesi e una conclusione.
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Prima tesi: il Metaverso è una tecnologia digitale costituita dallo spostamento delle relazioni e delle attività umane in un ambiente tridimensionale immateriale (non tangibile). All’interno di questo ambiente l’utente può rapportarsi ad altri, tenere una conferenza o una lezione dialogando con chi è entrato nello stesso spazio attraverso la stessa piattaforma. Nel metaverso, gli oggetti sanno “muoversi” nello spazio immateriale e quindi avvertono la presenza e la forma degli altri oggetti.
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Seconda tesi: circa cinque miliardi di persone nel mondo sono oggi connesse a Internet e più di quattro miliardi sono attive sui social. Le applicazioni digitali creano un ambiente nel quale passiamo porzioni sempre più grandi delle nostre vite. Il cyberspace, in termini di relazioni sociali, economiche, scientifiche, affettive, è il quinto ambiente dell’umanità, insieme alla terra, al mare, allo spazio. Dobbiamo educarci a vivere in questo nuovo mondo. Questo è lo scopo della nostra ricerca.
Terza tesi: la società digitale ricorre a un uso intensivo, quasi parossistico, della rete per condividere informazioni, dati e contenuti. Sono possibili l’anonimato, l’identità contraffatta, le identità multiple. Altra faccia della medaglia: l’anonimato permette a persone meno strutturate, con identità più fragili, di essere ugualmente presenti sulla scena pubblica portando il loro contributo positivo al dialogo sociale. Il sistema deve poter espungere i primi tutelando l’espressività dei secondi, senza scivolare nello stato etico dei robot. Perciò occorre equilibrio e vanno banditi i toni apocalittici.
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Quarta tesi: l’uso intensivo del digitale ha un alto impatto energetico: algoritmi sempre più complessi, supercalcoli e impiego di big data determinano un consumo esponenziale di fonti energetiche. In altre parole, transizione digitale ed ecologica a volte sono alleate, molto più spesso sono antagoniste: un tema sempre più sentito dalle nuove generazioni e su cui è fondamentale promuovere maggiore consapevolezza da parte dell’opinione pubblica e dei decision maker.
Quinta tesi: le nuove tecnologie sono il futuro per noi, ma sono il presente per gli adolescenti. Spesso gli adolescenti vivono questa realtà senza la piena consapevolezza delle opportunità e dei rischi. La Fondazione Leonardo ne ha intervistato circa settecento per sentire cosa pensano delle tecnologie digitali, del loro presente, del futuro del mondo. Una sintesi efficace, brevi clips, di circa tre minuti l’una, di una sincerità disarmante, verranno presentate da Marco Casu e Ginevra Leganza, giovani ricercatori della Fondazione Leonardo.
Sesta tesi: l’obbiettivo è la costruzione di una Civiltà Digitale a partire dai bambini, capace di dare a ciascuno la piena consapevolezza delle possibilità, dei limiti e dei rischi per la sua libertà di scelta. Occorre dar vita a “sistemi che non siano competitivi rispetto all’essere umano, ma complementari”. Non dobbiamo fuggire. Dobbiamo capire e governare i processi tecnologici.
Conclusione. A Rimini Massimiliano Nicolini, forse il massimo guru italiano del metaverso, direttore del dipartimento R&D di Olitec-Olimaint, dimostrerà come funziona il Metaverso e spiegherà le grandi applicazioni per la vita quotidiana, la salute, il lavoro, lo studio. Roberto Battiston, fisico sperimentale all’Università di Trento, spiegherà con esempi straordinariamente brillanti come usarlo senza esserne usati. Marco Casu e Ginevra Leganza commenteranno le clips. Io, con l’aiuto di Andrea Simoncini, illustrerò il nostro programma di pedagogia digitale (che stiamo costruendo con il ministero dell’Istruzione e del Merito, la Fondazione San Paolo, l’Autorità per la Cybersicurezza, Il Garante della Privacy e l’Università di Firenze), per un uso Company Internal eticamente corretto del digitale, rivolto ai bambini delle elementari, ai loro insegnanti e, se possibile ai loro genitori. Perché bisogna cominciare dall’inizio. La pedagogia, in tutti i campi, è la frontiera di una nuova civiltà umana.