L'analisi dei risultati Ecco chi ha vinto veramente le primarie del PD: donne, giovani e anti-centristi
- Dettagli
- Categoria: Italia
Tra i voti per Elly il 45% è femminile, tra quelli di Bonaccini solo il 39%. Notare che il 7% degli elettori della neosegretaria ammette apertamente che comunque non voterà Pd.
David Romoli — 2 Marzo 2023 ilriformista.it lettura2’
Ecco chi ha vinto veramente le primarie del PD: donne, giovani e anti-centristi
I dati sul “popolo delle primarie” del Pd diffusi ieri dallo Standing Group della Società italiana di Scienza politica squadernano molte conferme ma anche qualche sorpresa. I votanti giovani, nonostante la presenza di una candidata non solo anagraficamente giovane ma anche di rottura con il passato, continuano a scemare. Nel 2007 la fascia tra i 16 e i 34 anni rappresentava il 30% dell’elettorato, quella fra i 35 e i 44 anni il 17%. Nel 2019 la fascia più giovane si era dimezzata e quella appena superiore era scesa dal 17 al 10%.
La discesa non si è fermata: sommate le due fasce “giovanili” hanno registrato nel weekend scorso il 25% dei votanti, 2 punti in meno rispetto a 4 anni fa. Certo, quei giovani hanno votato in maggioranza per Elly ma il 63% dei suoi elettori è comunque over 55. Scontata in partenza la prevalenza della candidata sul rivale tra le donne, nel complesso il 44% dell’elettorato: tra i voti per Elly il 45% è femminile, tra quelli di Bonaccini solo il 39%.
Se i giovani continuano a scendere risalgono in compenso i “newcomers”, gli elettori cioè che sono approdati per la prima volta ai gazebo: 4 anni fa erano l’8%, stavolta sono stati il 12%, attratti, secondo i ricercatori dell’Istituto, essenzialmente dalla presenza dell’outsider. Nel complesso solo il 60% dell’elettorato di Schlein garantiva il voto per il Pd anche in caso di sconfitta. Almeno sulla carta più fedele la base di Bonaccini, con solo il 24% tentato dalla defezione dopo la sconfitta. Interessante notare che il 7% degli elettori della neosegretaria ammette apertamente che comunque non voterà Pd.
Nel giorno delle primarie il PD si è decomposto, altro che grande successo
Bonaccini: “Non mi aspettavo di perdere alle primarie, con Schlein dobbiamo tenere unito il Pd”
Ecco le tre sfide che Elly Schlein può e deve vincere: unità, diritti e garantismo
L’effetto Schlein traina i dem: per sondaggio Noto il PD torna secondo partito e ‘ruba’ voti al M5S
Prevedibile la ripartizione per titolo di studio. Quello del Pd è un elettorato decisamente colto, col 44% di laureati e il 39% diplomato nelle secondarie superiori. Tra i laureati ha prevalso abbastanza nettamente, con 5 punti percentuali in più, la vincitrice, nella fascia d’istruzione più bassa è andato meglio Bonaccini. Sulla opzione maggioritaria per Schlein degli elettori che si dichiarano decisamente “di sinistra” non potevano esserci dubbi: infatti rappesentano il 56% dei suoi voti e solo il 39% di quelli andati a Bonaccini. Il dato non scontato, da questo punto di vista,riguarda l’intera platea. Rispetto al 2017 la percentuale che si dichiara francamente “di sinistra” è raddoppiata, passando dal 7 al 14%. Gli elettori “di centrosinistra” sono il 10% in meno, quelli “di centro” scendono di 5 punti percentuali. Il dato più impressionante riguarda l’attenzione per la politica dichiarato dagli elettori. Il 32% è “molto interessato”, il 52% “abbastanza interessato” ma una maggioranza schiacciante dei “molto interessati” ha scelto Elly.
Commenti
'Confronto prosegue, di ruoli parleremo nei prossimi giorni'
Redazione ANSA BOLOGNA 03 marzo 2023
"Ci siamo trovati sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del Pd e abbiamo avviato un confronto che proseguirà nei prossimi giorni per lavorare assieme per il rilancio del Pd e per le sfide che ci aspettano".
Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, al termine dell'incontro con Stefano Bonaccini.
Per quanto riguarda i ruoli "ne parleremo nei prossimi giorni". I due sfidanti alle primarie hanno avuto un colloquio di un'ora e mezzo nella sede bolognese del Pd.
Stefano Bonaccini presidente del Pd? "Forme e modi li vedremo assieme, intanto per noi era importante trovarci su questo spirito unitario per avviare questa nuova fase del partito", ha detto Schlein.
"Ho voluto ribadire a Elly Schlein quello che ho sempre detto durante il congresso e cioè che se fosse toccato a lei avrei trovato il modo di dare una mano. Le forme e modi le vedremo come ha detto lei nei prossimi giorni, valuteremo insieme la cosa più utile che si possa disporre, anche dal punto di vista operativo", ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna. "A me - dice Bonaccini - quello che interessava oggi, e per cui sono molto soddisfatto, è che vogliamo provare davvero a dare unità a questo Pd, che ha sofferto nel recente e lontano passato e vorremmo evitare nuove fratture. Penso che le magliette che abbiamo indossato durante il congresso vadano tolte e adesso abbiamo un'unica maglietta che quella del Partito Democratico".
RSS feed dei commenti di questo post.