Renzi si è definito senatore semplice.
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Ciò ci ha consentito di scoprire i vari senatori: ne abbiamo scoperto delle belle
di Filippo Merli 1.5.2018 www.italiaoggi.it
Senatore semplice Matteo Renzi. «Terminata la fase dell'insediamento del parlamento e della formazione del governo, io farò un lavoro che mi affascina: il senatore semplice». L'ha detto e l'ha fatto. Il Pd tratta col M5s? Renzi si oppone. In più, parlando di senatori semplici, l'ex premier ci ha dato la possibilità di conoscere le gerarchie dei parlamentari eletti a palazzo Madama. Eccole.
Senatore semplice: vittima di nonnismo da parte dei senatori più anziani, si limita a schiacciare un bottone secondo le indicazioni del partito. Dotazione: scheda per la cabina telefonica, skateboard blu, abbonamento all'Eco della Valsugana, stuzzicadenti gratis alla buvette, un segretario ottuagenario.
Senatore caporale: schiaccia il bottone, ma con cognizione di causa. Dotazione: telefono fisso, monopattino blu, abbonamento a un quotidiano locale, un bignè scaduto alla buvette, un segretario sulla cinquantina.
Senatore caporal maggiore: spiega ai sottoposti la tecnica per schiacciare il bottone. In caso di emergenza può votare al posto loro. Dotazione: Nokia 3210, bicicletta blu, abbonamento a due quotidiani locali, un tramezzino confezionato alla buvette, una segretaria brutta.
Senatore sergente: scrive i discorsi per i senatori più alti in grado, che poi si prendono il merito. Dotazione: smartphone cinese, auto usata blu, abbonamento a un quotidiano regionale, un piatto di riso in bianco alla buvette, una segretaria che è un tipo.
Senatore maresciallo: non paga i suoi assistenti e ha un bonus di un emendamento al mese per farsi notare. Dotazione: smartphone ricondizionato, auto blu, abbonamento a un quotidiano nazionale, pasta al pesto alla buvette, un portaborse a mezzo servizio.
Senatore capitano: tratta con gli altri partiti per conto dei superiori e può alterare le votazioni a suo piacimento. Dotazione: smartphone di marca, auto di lusso blu, abbonamento a due quotidiani nazionali, paillard ai ferri alla buvette, un portaborse a pieno servizio.
Senatore tenente: parlamentare da vent'anni, stringe mani, stabilisce il prezzo dei senatori altrui e all'occorrenza li compra. Dotazione: smartphone di ultima generazione, bus blu modello Fico, ma solo per lui, fiorentina da due chili alla buvette, un caposervizio sempre a disposizione, un portaborse pagato in voucher, due segretarie.
Senatore colonnello: ospite fisso a Porta a Porta, in carriera vanta una croce al merito per due governi caduti, una medaglia al valore per aver salvato la maggioranza con ricatti miserabili e il diploma di franco tiratore scelto. Dotazione: smartphone top di gamma, tablet, aereo blu, spaghetti all'astice alla buvette, il direttore di un quotidiano disposto a diventare una macchietta pur di difenderlo, cinque segretarie.
Senatore generale: un uomo chiamato Vitalizio. Plurindagato, è il re della prescrizione. Ha cambiato tutti i partiti a disposizione arrivando all'apice della Repubblica, dove fa le leggi ad personam e dove raccomanda famigliari, parenti e amici in posti strapagati in cui non si fa un cazzo, per esempio al senato. Dotazione: una quota di Apple, una Ferrari rossa ma comunque blu, carne umana e un calice di sangue d'italiano disoccupato alla buvette, tre editori, sei porporati, un portaborse omosessuale, un immigrato come autista e una segretaria femminista, tutto all'insegna del politicamente corretto prima di sputtanare i finanziamenti pubblici a trans.
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