Governo. I venti di guerra e il confronto duro tra occidente e Russia investono Mattarella di una responsabilità in più:
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serve con urgenza un governo legittimato. L’indecente spettacolo di un paese dei balocchi bloccato dai vincitori della lotteria demagogica
di Giuliano Ferrara 12 Aprile 2018 alle 06:02 www.ilfoglio.it (oggi in edicola)
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Mattarella ha una responsabilità che va ben oltre il Consiglio europeo di giugno in cui si gioca il futuro dell’Unione europea e la stessa governabilità del sistema economico e politico italiano. Ha una responsabilità decisiva, e immediata, in quanto presidente della Repubblica, capo delle Forze armate e capo del Consiglio supremo di difesa. Da un lato c’è la sovranità del corpo elettorale, attraverso i meccanismi della democrazia rappresentativa, validi in regime maggioritario, figuriamoci in regime di proporzionale (due terzi di proporzionale, è la legge su cui si è votato). O c’è una maggioranza o non c’è, non ci vogliono mesi per comporla con un contratto alla tedesca, che allo stato dei fatti è con ogni evidenza una farsa di contratto all’italiana.
Ci sono venti di guerra in Siria, e un confronto duro tra occidente e Russia su Assad e le armi chimiche. Lo spettacolo di un paese dei balocchi bloccato da due ragazzini che hanno vinto una lotteria demagogica è indecente. O formano un governo alleandosi come possono, e le conseguenze se le assumono fino in fondo, oppure il governo Gentiloni deve essere rinviato alle Camere. Se non ha una maggioranza, e non ce l’ha, il Parlamento si scioglie e si rivota. E Gentiloni resta in carica a tutti gli effetti, con una rilegittimazione presidenziale e copertura istituzionale assoluta. Per certi aspetti quella che sembrava questione di settimane e di mesi, di elezioni in Friuli o in Molise, è diventata questione di giorni, se non di ore. Le scuse elettorali di calendario fanno pena. Non si votava sotto la neve, si è votato sotto la neve. Si potrà votare anche con un po’ di caldo. La politica non sopporta vuoti tanto abnormi, e la danza postelettorale rischia di diventare una danza macabra.
E’ il momento di un aut aut. Non è che possiamo assistere da spettatori primaverili con la capa fresca all’inverno geopolitico in preparazione. Con incarichi esplorativi al buio. Con politiche di sicurezza ed estere da definirsi con la giostra dei cavallini rampanti. O quei due si accordano per un governo, com’è purtroppo loro diritto, e definiscono una lista di ministri tra i quali difesa, esteri e gli altri, e un premier concordato e una linea europea e occidentale (forse) di alleanze e solidarietà, oltre i selfie sulla Piazza Rossa e altre amenità, oppure devono passare la mano al Quirinale che ha il compito gravoso di garantire la continuità e la saldezza istituzionale necessaria in una scena internazionale come quella che si sta profilando. E’ semplice, drammatico se volete, ma serio e grave davvero, per una volta.
Commenti
Lorenzolodigiani 12 Aprile 2018 - 15:03
Si ponga fine allo stucchevole minuetto delle consultazioni ripetute e si dia un governo al paese. I vincitori governino e dimostrino quello che sanno fare. Mi sembra piu’ Importante che attendere i risultati delle elezioni in in Friuli o in Molise. Finora abbiamo assistito a tatticismi che hanno consentito la conquista di alcune poltrone e gli interessi di parte hanno prevalso su quelli generali. Non vorrei proprio che fossero i venti di guerra a sbloccare la situazione.
RispondiGiovanni Attinà 12 Aprile 2018 - 12:12
Sinceramente che debba essere fatto una governo Di Maio -Salvini è nella solita logica italiana, degli opposti che si alleano. Infatti, prima delle elezioni, pagine e pagine dei giornali erano dedicati ad evidenziare le grandi differenze tra il partito grillino e quello leghista. Differenze e molte poi esistono anche nella cosiddetta alleanza di centrodestra, anche se per la conquista del potere le divergenze si superano, almeno in apparenza. Poi la realtà è diversa, senza leggere i vari"retroscena" degli specialisti..
RispondiBeresinaBeresina 12 Aprile 2018 - 11:11
Le elezioni sono lotteria demagogica di per sé o sono tali solo perché chi vince non ci piace? Si può benissimo sostenere questa posizione, ma non si può sostenere questo e poi nello stesso tempo denunciare la deriva illiberale dei pretesi populismi...
Rispondiedoardo.marinelli 12 Aprile 2018 - 10:10
Perfetto Sig. Ferrara. Ma siamo un paese grottesco e accadrà l'esatto contrario. Cresce l'Italia che si allontana dall'Europa. Ero un ragazzo quando sentivo parlare della questione meridionale, ad oggi mai risolta e anzi aggravata e che ha partorito i caudilli di basso profilo che conosciamo. Be: quelle logiche, quei personaggi, stanno conquistando pezzi di territorio sempre più vasti, e Roma ne è oramai parte. E allora: W le buche, W la monnezza, W la mala educazione e la volgarità ... Ferrara, resista. Almeno leggerla fa respirare
Rispondimauro.cavina62 12 Aprile 2018 - 08:08
Continuiamo ad essere ostaggi di un signore , che ha fatto scuola di demagogia ,per nascondere il fatto che in politica ci è arrivato e continua ad esserci solo per difendere i propri interessi ...questo è il vero scandalo un intero paese tenuto in scacco da Mr.B. Un alleanza Lega e 5S è sacrosanta e benedetta dagli elettori che hanno così votato e hanno il diritto di andare a "vedere" le promesse elettorali, i voti che mancano saranno trovati molto facilmente su una cosa così nuova e legittimata dal voto. Salvini qui ha la possibilità si dimostrare se è un uomo o un "ominicchio", anche perché non rischia niente per le eventuali elezioni anticipate , con una condotta cosi coraggiosa farebbe il pieno, non credo lo stesso se rimanesse ancorato al vecchio B. Inoltre Lega e 5s sono gli unici che possono rappresentare geograficamente il voto italiano unendo Nord e Sud. Nessuna altra coalizione può vantarsi di questo. Obbiettivamente non vedo un m5s o una Lega all'opposizione.
Rispondisara.romoli74 12 Aprile 2018 - 12:12
Quindi perché non lo fanno un governo, i nostri due eroi Di maio e Salvini? Cosa aspettano? Paura di governare? Di dimostrare che le boiate che hanno promesso in campagna elettorale sono ancora più colossali di quelle che avevamo già sentito? Han voluto la bicicletta i nostri due eroi? Che comincino a pedalare senza tante storie.