I malumori dentro Forza Italia e la rete di Tajani

Tutte le mosse del presidente del Parlamento europeo. Più Frosinone che Bruxelles

di Gian Luca De Rosa 4.2.2018 www.ilfoglio.it

Roma. Sono tanti i malumori dentro Forza Italia dopo la compilazione delle liste elettorali per le elezioni politiche.

In Lazio non è accaduto quello che è successo in Campania. Nessuna lotta intestina, né candidati cancellati all’ultimo momento con un colpo di penna di un ras locale e conseguenti accuse di “gestione camorristica del partito” (parole di Nunzia De Girolamo a Repubblica). Eppure anche nelle liste laziali ci sono grandi esclusi. Uno in particolare: Andrea Augello. Animatore della commissione banche, mente fine del centrodestra e, come se non bastasse, collettore di voti in regione. Abbastanza insomma perché qualcuno in Forza Italia lo definisca “un piantagrane”. Nei giorni scorsi qualcuno infatti si è lamentato con Silvio Berlusconi del suo eccessivo darsi da fare nella commissione presieduta da Pier Ferdinando Casini. Appena due giorni fa, infatti, Augello aveva rilasciato dichiarazioni di fuoco dopo l’approvazione della relazione di maggioranza anche grazie all’assenza di quattro parlamentari del centrodestra. Una strategia sbagliata – hanno sostenuto alcuni suggeritori del Cavaliere – soprattutto se la prospettiva post elettorale è quella di una grande coalizione con Il Pd.

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