Elezioni 2018 Casini: Prodi chiaro, chi vota Errani a Bologna aiuta M5S-Lega
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larghe intese? Da evitare il governo Di Maio-Salvini assieme
Di Alberto Maggi31.1.2018 www.affaritaliani.it
"Io sono troppo amico di Prodi e troppo coinvolto personalmente per interpretare le sue parole o darne un giudizio. Mi sembra che il presidente sia stato chiaro; d'altra parte a Bologna sanno tutti che votare per Errani significa dare la possibilità ai 5 Stelle o alla Lega di vincere il collegio. Questa è la fotografia dello stato delle cose". Pierferdinando Casini, candidato per la coalizione di Centrosinistra guidata dal Partito Democratico nel collegio del Senato di Bologna, parla con Affaritaliani.it dell'endorsement di Romano Prodi per Renzi. "La reazione di Grasso - afferma l'ex presidente della Camera - è più che comprensibile perché difende la sua ditta. Se fossi Grasso avrei detto esattamente le stesse cose, per forza".
In Commissione banche la relazione del Pd è passata grazie all'assenza di sei esponenti di Forza Italia, rinasce il Patto del Nazareno? "Non è così, la matematica dice cose diverse. Anche esponenti Pd erano assenti. I conti non tornano. Ho letto anch'io queste ricostruzioni, ma, probabilmente, ci sono stati malumori per le liste elettorali e alcuni da destra come da sinistra non son venuti. E quindi le cose non sono state alterate". Ok... Ma dopo il marzo vede possibile uno scenario Germania di larghe intese? "Non rispondo su questo punto", dice Casini. Ma se nessuno ha la maggioranza che si fa? "Se mio padre avesse avuto le ruote sarei un tram. Non si fa con i se la politica", ribatte l'ex leader Udc. Vero, ma escluderebbe categoricamente le larghe intese dopo le elezioni politiche? "Secondo me oggi non sono all'ordine del giorno". L'altra ipotesi è un governo M5S-Lega... "Mi auguro che gli elettori impediscano ai 5 Stelle e alla Lega di fare un governo assieme. Confido nell'intelligenza degli elettori e spero che impediscano ai 5 Stelle e alla Lega di avere il 51%".
Per l'Italia sarebbe positivo se Paolo Gentiloni, molto stimato in Europa e a livello internazionale, fosse il premier anche dopo il 4 marzo? "Questa cosa la deve decidere il Capo dello Stato. Il rispetto per il Presidente ci induce a dire che è lui che deve scegliere, non spetta a noi". Ok, ma da esponente politico può esprimere un'opinione... "Mi rimetto alle decisioni del Capo dello Stato", chiosa Casini.