LA SOFFIATA Mario Giordano smaschera Boldrini: la conosco e so cosa vuole

Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla missiva di un lettore.

Mario Giordano e Laura Boldrini

Libero 17.8.2016

Caro Giordano, lo scorso luglio, la Presidenta della Camera, Laura Boldrini, ha inaugurato la cosiddetta "Sala delle Donne" con le immagini delle 21 signore della Costituente, della Prima Ministra Tina Anselmi, della prima Presidenta di Regione (Abruzzo), Anna Nenna d' Antonio. Iniziativa lodevole ma, secondo me, triste quanto la Festa della Donna o la Giornata Nazionale contro il femminicidio. Perché, mi domando, andare in uno spazio dedicato (appositamente!) per apprendere che la storia ha annoverato grandi donne? Perché una giornata contro la "mattanza" delle mogli da parte dei compagni quando un giorno su due dovremmo ricordarci che rappresenta un' emergenza nazionale? C' è, forse, una festa dedicata agli uomini e perché vi è sempre una distinzione tra giornali di genere "maschile" e "femminile" quando trattano di argomenti che superano i generi? Secondo lei, Dottor Giordano, siamo ancora troppo arretrati culturalmente?

Patrizio Pesce - Livorno

Risposta

Per quanto riguarda la legge sul femminicidio, caro Patrizio, ho espresso fin dal primo momento la mia contrarietà: la punizione per un omicidio dev' essere severa e puntuale, ma non può esistere una pena maggiore o diversa per il fatto che la vittima sia donna, uomo, gay… E poi: se esiste una legge sul femminicidio perché non deve esistere una legge sul "vecchicidio"? Qualche settimana fa Libero, dati alla mano, mostrava come negli ultimi anni i reati contro gli anziani siano aumentati del 30 per cento: furti, scippi, rapine, pestaggi in casa, pestaggi negli ospizi, etc. E allora: perché nessuno prevede una legge apposita per  Punire chi fa violenze sugli anziani? Perché femminicidio sì e vecchicidio no? Dobbiamo mandare un vecchio al posto della Boldrini? E qui veniamo alla nostra cara presidente (presidenta glielo lascio a lei, caro Patrizio, fino a quando qualcuno non accetterà di chiamarmi giornalisto): è evidente che è una donna in carriera.

La conosco da anni, da quando faceva la portavoce per l' agenzia dei rifugiati dell' Onu: non ha mai nascosto le sue ambizioni, sa come muoversi e sa toccare i tasti giusti dell' informazione. E quello che mi preoccupa (al di là di qualche eccesso) non è la sua battaglia sulle donne, ma quello che nasconde dietro ad essa: cioè la sua idea di accoglienza, di porte aperte a tutti, persino ai migranti climatici. Questo sì che deve preoccuparci perché è un progetto di Paese che, se dovesse essere applicato porterebbe in un batter d' occhio alla sparizione dell' Italia. O meglio, alla sua trasformazione in Italiestan.

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