Consob, spuntano le manovre della "talpa" di Report

1-Dubbi sulla trasmissione della Gabanelli sul caso Consob. La "talpa" si mosse per far fuori Vegas? 2- l'ipotesi Calenda al Tesoro

1-Affaritaliani 17.6.2016

 Sul tavolo del procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, riporta Il Giornale, è arrivato un esposto anonimo con allegate alcune email del 2011 provenienti da un alto dirigente Consob, Marcello Minenna. I documenti, consultati dal Giornale, dimostrerebbero gli accordi presi con soggetti esterni alla Commissione «per condizionarne le decisioni con l'unico fine di perseguire i propri scopi». Si tratta di una serie di contatti fra il dirigente e un paio di docenti del dipartimento di Matematica dell'Università La Sapienza che verrebbero appunto fatti partecipare alla consultazione pubblica avviata in quel periodo dalla Commissione Ue in tema di tutela degli investitori retail. L'obiettivo sembrerebbe quello di far arrivare risposte favorevoli all'inserimento degli scenari. Dai documenti pare emergere, inoltre, che i soggetti «assoldati» da Minenna (con tanto di indicazioni precise sull'opportunità di registrarsi alle consultazioni come privati cittadini) potrebbero aver concorso alla realizzazione di una piattaforma informatica per l'elaborazione degli scenari, all'epoca pubblicizzata sul sito web mediante il richiamo al relativo quaderno di Finanza della Consob. L'anonimo, dunque, chiede al procuratore: «Gli ineffabili scenari di probabilità vengono difesi da coloro che poi producono il software per i calcoli e poi li vendono dietro lauti compensi?». Sarà Pignatone a decidere se Minenna ha agito in conflitto di interessi con il proprio ruolo istituzionale o se invece ha coinvolto altre persone per fare lobby in favore degli scenari a esclusiva tutela dei risparmiatori.

Forza Italia definisce "indecente l'attacco del Governo Renzi" al presidente della Consob Giuseppe Vegas e sfida la maggioranza ad assecondare l'istituzione di una "commissione di inchiesta parlamentare sull'operato della Consob e della Banca di Italia". "E' inaccettabile e indecente che un ministro in carica quale è Carlo Calenda - ha dichiarato il capogruppo Fi alla Camera Renato Brunetta- attacchi un'Autorità indipendente e il suo presidente dopo una trasmissione televisiva. Il 'caso Vegas' dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la pochezza, la mancanza di senso dello Stato, di senso delle Istituzioni e l'arroganza di Matteo Renzi e del suo governo".

"Fin da quando è scoppiato il caso di Banca Etruria, cara al premier e ai suoi seguaci, e delle altre tre banche fatte fallire con decreto dell'esecutivo a novembre, da cui sono emersi conflitti di interesse dei membri del governo e dello stesso primo ministro, nonché la cattiva e superficiale gestione di dossier delicati come quello del sistema bancario italiano, Renzi - ha proseguito Brunetta- ha sempre utilizzato una sola tecnica, quella dello scaricabarile. Ha tentato di dare la colpa prima a Bankitalia, costringendo ad intervenire addirittura il capo dello Stato, Sergio Mattarella, per recuperare il discredito che era stato gettato sul governatore Ignazio Visco, e ora tocca al presidente della Consob, Giuseppe Vegas, forse l'unica personalità ancora davvero indipendente, la sola che ai vertici delle Istituzioni non si trova lì per simpatie del giglio magico. Questo Renzi proprio non lo sopporta. Quindi vuole farlo fuori".

"Non ci stupisce, conoscendo la sua tendenza all'uomo solo al comando. Ma - ha proseguito Brunetta- non è così che si governa un paese come l'Italia. Non sono questi gli strumenti. Renzi utilizzi piuttosto quelli che ha a sua disposizione e faccia approvare al più presto dalla sua maggioranza le svariate proposte di legge per l'avvio di una Commissione parlamentare di inchiesta proprio sull'operato delle autorità, Banca d'Italia e Consob. Risalgono a diversi mesi fa e fino ad ora è stato proprio lui con il suo partito a rallentarne l'iter. Sarebbe interessante capire perché, dopo un semestre di calma apparente, Renzi sia tornato in attacco sul tema banche".

"Che qualcosa stia bollendo in pentola e prendersela con Vegas sia il maldestro tentativo di 'sistemare' le cose? O dobbiamo pensare che sia Milena Gabanelli a dettare l'agenda di governo? Renzi - ha concluso il capogruppo Fi- rientri nei ranghi istituzionali, prenda una volta per tutte coscienza dell'importanza del ruolo che ricopre e dica al Parlamento e agli italiani cosa sta davvero succedendo. Le sorti del Paese non si possono decidere in base a simpatie e antipatie personali e politiche dal chiuso di stanze dorate. La posta in gioco è troppo alta per giocarsela con tanta imprudenza".

2- Camilla Conti - Ven, 17/06/2016 - 08:16 Giornale . Le trame interne alla Consob e l'ipotesi Calenda al Tesoro

L'attacco a Vegas per discolpare il governo per il crac Etruria e il ruolo di Minenna, assessore M5S in pectore

La guerra fra il presidente della Consob e il capo dell'ufficio Analisi Qualitative della Commissione, Marcello Minenna, va avanti da anni.

Ma è tornata di attualità dalla puntata di Report che ha messo sotto accusa Vegas per la presunta abolizione degli scenari probabilistici nei prospetti. Mentre il Giornale ieri riportava l'esposto presentato in procura a Roma da un anonimo per denunciare gli accordi presi nel 2011 da Minenna con soggetti esterni alla Commissione «per condizionarne le decisioni con l'unico fine di perseguire i propri scopi», sul Fatto Quotidiano e su Repubblica si riservava invece ampio spazio alle accuse lanciate da Minenna a Vegas davanti ai pm di Arezzo che indagano sul crac dell'Etruria.

Perché il fuoco si riaccende proprio adesso? Qualcuno sta cavalcando l'onda mediatica per accelerare il ricambio al vertice della Consob? O forse Minenna ha in qualche modo favorito la sua notorietà pre-elettorale, essendo candidato nella giunta di Virginia Raggi, se la grillina diventerà sindaco di Roma? A tirare bordate su Vegas, in realtà, sono stati anche rappresentanti del governo Renzi come il neo ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che qualche giorno fa aveva parlato di «errori gravi» condividendo gli attacchi gli attacchi di Report, anticipato dal viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti, che aveva definito la replica di Vegas agli attacchi, delle «goffe autoassoluzioni». Dalla parte del presidente della Consob si sono invece schierati l'altro viceministro all'Economia, Enrico Morando («così il governo si mette a fare un mestiere che non è suo»), ma soprattutto il capo del Tesoro, Pier Carlo Padoan, ribadendo l'«indipendenza dell'autorità». Ed ecco che, dietro a queste divisioni sul destino di Vegas, spunta un altro scenario suggestivo. Perché secondo fonti autorevoli interpellate dal Giornale, il premier Matteo Renzi starebbe lavorando da settimane a un ribaltone di grande effetto: portare Calenda - con il placet del nuovo vertice di Confindustria - al posto di Padoan, che proprio di recente ha tolto a Enrico Zanetti la delega al sistema bancario e finanziario affidandola al sottosegretario Pier Paolo Baretta. Non solo. Ai piani alti del governo sarebbe tornata in auge anche l'ipotesi di unificare il ministero del Tesoro (il Mef) con quello dello Sviluppo Economico (Mise). Quanto alla popolare dell'Etruria, il sospetto è che la politica stia tentando di autoassolversi scaricando sulla Consob di Vegas tutte le responsabilità del crac. Un po' come era stato fatto con Bankitalia ai tempi dello scandalo giudiziario sul Monte dei Paschi: se coinvolgi l'autorità di vigilanza riduci la responsabilità dei vertici della banca. «A Consob possono essere imputate delle sottovalutazioni ma i dissesti delle banche sono opera dei grovigli locali fra finanza e politica», attacca un'altra fonte. Ricordando anche che fra i dirigenti dello stesso Mise, quando Calenda era viceministro, c'era Claudia Bugno. Nel marzo 2015 era stata nominata dal premier Renzi e dal presidente del Coni Giovanni Malagò per il ruolo di coordinatrice generale per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Posto lasciato a novembre per volare in Alitalia, dove la manager è ora vice president public affairs. Ma nel suo lungo curriculum la Bugno vanta anche l'aver occupato una poltrona nel cda di Banca Etruria, tra l'altro proprio nel periodo in cui il papà di Maria Elena Boschi era vicepresidente.

"Quella di Report non e' una tesi ma e' un fatto come sono numerosi i fatti raccontati raccontati dalla sottoscritta e da numeri colleghi in tutti questi anni'', si difende la giornalista di Report Milena Gabanelli secondo la quale questi fatti ''documentano quanto Vegas abbia poco tutelato i risparmiatori, venendo meno quindi alla sua funzione primaria''. ''Non credo - conclude Gabanelli - che serva una commissione d'inchiesta. I fatti sono abbondantemente chiari''.

Categoria Italia

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