D'Alimonte terremota il ballottaggio: "So una cosa sul voto di domenica"
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vince non se si hanno voti in più rispetto al primo turno, ma se si riesce a far tornare alle urne chi ti ha votato al primo turno
GIORNO 17.6.2016
A poche ore dal ballottaggio di domenica, un voto amministrativo che potrebbe avere pesanti conseguenze sul governo, a fare il punto della situazione è il politologo Roberto D'Alimonte, che mostra di avere idee ben precise. Prima di tutto, in un'intervista a Il Giorno, spiega che "se Stefano Parisi vincesse le elezioni a Milano, si troverebbe poi con le carte in regola per diventare il nuovo leader del centrodestra. Certo - aggiunge - tutto dipende da cosa deciderà Berlusconi, ma la vittoria di Milano lo accrediterebbe in modo robusto per il futuro da leader".
E oltre che sul futuro di Parisi, D'Alimonte si esprime sul presente: "I ballottaggi sono situazioni strane. Perché si vince non se si hanno voti in più rispetto al primo turno, ma se si riesce a far tornare alle urne chi ti ha votato al primo turno". Dunque la profezia: "E in questo caso, chi ha più da temere è Sala, non Parisi. Perché in prima battuta molti hanno votato per lui perché erano liste a sinistra, ora lo scenario è diverso". Dunque, D'Alimonte conferma ciò che dicono tutti i sondaggi trapelati, spiegandone però le ragioni in modo più articolato: Parisi favorito su Sala, con tutte le conseguenze che potrebbe avere il possibile "affondamento" del candidato renziano e voluto da Renzi per Milano.
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