LA PATERNITA' PROFESSIONE O ARTE?
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21.6-" Tre sono i mestieri che Freud dichiarò impossibili: l'educatore e il mestiere del padre. Che David Cameron dica che i genitori che abbandonano i figli sono ubriachi al volante, è educativo quanto imane. Confort potrebbe rispondergli che l'amore è un rasoio nelle mani di un cieco: certi genitori non mollano i figli neanche un secondo credendo di raddrizzarli e in realtà li stanno ampuatando. La paternità non è una professione ma un' arte. Non dal sapere origina ma dal Dio che sta in ciascuno di noi e nel mistero la paternità esiste.. mistero a momenti gaudioso in altri doloroso ma sempre glorioso... Mai si pensi che mettersi in casa un figlio sia una fonte inesauribile di piacere una giustificazione del presente." ( Umberto Silva il Foglio 21,6)
Nel mondo mancano 100 milioni di bambine
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La notizia di qualche mese fa, Economist e il Foglio, è che 96 milioni di bambine mancano all’appello fra Cina e India e il rapporto maschi femmine è di 103/106 ogni 100 maschi. Se si aggiungono quelle “scomparse” in alcuni paesi dell’Est, le bambine salgono a 100 milioni. Una tragedia,figlia dell’aborto clandestino e di una pianificazione familiare imposta dallo stato insulsamente.
Più produttività più salario, più posti di lavoro
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Marchionne AD FIAT ha detto ai sindacati di Pomigliano e Torino e alla Confindustria: investo in Italia, occupo più operai, saranno pagati di più ma devo ottenere più produttività, più vetture costruite, come avviene in altri stabilimenti nel mondo e con meno assenteismo e scioperi politici e aziendali. Alla Confindustria ha detto o vi rinnovate e concertate meno le soluzioni con i sindacati o me ne vado. La risposta degli operai dei 2 stabilimenti è stata positiva: progetto approvato a maggioranza. Ma la Fiom CGGIL non è d'accordo e impugna presso i tribunali quelle decisioni in forza dell'accordo sulle rappresentanze sindacali del 1993 per cui gli accordi sono validi solo se firmati dai 3 sindacati maggiori: CGIL, CISL e UIL. Il voto degli operai delle fabbriche sembra non non conti. Ora il segretario Angeletti della UIL afferma che vuole abolire quell'accordo che ha portato in tutti questi 20 anni a bassi salari e scarsa produttività. Dice che se un azienda propone ai suoi operai un progetto, si mette ai voti e se ottiene il 50% + 1 è valido e operativo e non si ricorre alla Magistratura per annullarlo. Ma la FIOM non è d'accordo e con la Confindustria del ni, si rende conto che se perde su questo principio perde il potere presso i propri iscritti che hanno votato si assieme al suo dirigismo corporativo. Ma l'Italia così continuando non cresce e posti di lavoro non aumentano. Ma l'Italia è fatta così: appena accenni a delle riforme, scattano i dinieghi di chi ha beneficiato delle situazioni per anni, ricavandone potere e benefici a discapito di altri magari meno protetti. Ora davanti la magistratura torinese è pendente quel ricorso della Fiom che se vince, torniamo a mettere in discussione la permanenza della Fiat in Italia; se perde farà ricorso e i tempi di avvio del nuovo corso industriale si dilateranno, gli operai rimarranno in cassa integrazione, se possibile, e cosa succederà altro lo vedremo. Ma non tutta la CGIL è d'accordo con la politica della categoria FIOM.
Elezioni provinciali 2011
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Abbiamo costruito questa tabella pensando che i dati espressi in voti siano più significativi e veritieri di quelli in percentuali e abbiamo messo a confronto le comunali con le provinciali. Quello che si evidenzia è la differenza fra votanti alle comunali e le provinciali che è di ben 1219 voti pari al 36,18%. La lista Dalto è una civica senza riferimento a partiti a differenza di quella Tondato e quindi bisogna vedere verso quale lista sono confluiti o non hanno votato addirittura.Se prendiamo i voti Lega nelle provinciali 2006 hanno avuto 631 voti e nel 2011 voti 831. La lista Bonaldo come PDL aveva preso 518 alle provinciali del 2006 mentre in queste ultime, sommando i voti PDL+ lista Bonaldo 508. Un fatto politico però risalta ed è che una parte di votanti PDL, ben 208, non ha seguito Bonaldo nella sua avventura. Se teniamo presente che lui è coordinatore del PDL ciò non è positivo. Anzi. Ultimo raffronto: sommando i voti Lega 2011 e PDL+Bonaldo (831+508) risultano voti 1339 che messi a confronto con quelli presi alle comunali che sono 1528, possiamo dire che tutti e due si sono presi i propri voti e che quindi le percentuali significano poco data la differenza di votanti fra comunali e provinciali. Rimane da vedere dove sono andati a finire i voti della lista Dalto. Sbagliamo giudizio ?