Più produttività più salario, più posti di lavoro
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Marchionne AD FIAT ha detto ai sindacati di Pomigliano e Torino e alla Confindustria: investo in Italia, occupo più operai, saranno pagati di più ma devo ottenere più produttività, più vetture costruite, come avviene in altri stabilimenti nel mondo e con meno assenteismo e scioperi politici e aziendali. Alla Confindustria ha detto o vi rinnovate e concertate meno le soluzioni con i sindacati o me ne vado. La risposta degli operai dei 2 stabilimenti è stata positiva: progetto approvato a maggioranza. Ma la Fiom CGGIL non è d'accordo e impugna presso i tribunali quelle decisioni in forza dell'accordo sulle rappresentanze sindacali del 1993 per cui gli accordi sono validi solo se firmati dai 3 sindacati maggiori: CGIL, CISL e UIL. Il voto degli operai delle fabbriche sembra non non conti. Ora il segretario Angeletti della UIL afferma che vuole abolire quell'accordo che ha portato in tutti questi 20 anni a bassi salari e scarsa produttività. Dice che se un azienda propone ai suoi operai un progetto, si mette ai voti e se ottiene il 50% + 1 è valido e operativo e non si ricorre alla Magistratura per annullarlo. Ma la FIOM non è d'accordo e con la Confindustria del ni, si rende conto che se perde su questo principio perde il potere presso i propri iscritti che hanno votato si assieme al suo dirigismo corporativo. Ma l'Italia così continuando non cresce e posti di lavoro non aumentano. Ma l'Italia è fatta così: appena accenni a delle riforme, scattano i dinieghi di chi ha beneficiato delle situazioni per anni, ricavandone potere e benefici a discapito di altri magari meno protetti. Ora davanti la magistratura torinese è pendente quel ricorso della Fiom che se vince, torniamo a mettere in discussione la permanenza della Fiat in Italia; se perde farà ricorso e i tempi di avvio del nuovo corso industriale si dilateranno, gli operai rimarranno in cassa integrazione, se possibile, e cosa succederà altro lo vedremo. Ma non tutta la CGIL è d'accordo con la politica della categoria FIOM.