Conegliano e i suoi Cattolici Adulti
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Mi viene in mente il dibattito sulla mozione PD circa la concessione
della cittadinanza, non meglio precisata nelle sue forme giuridiche specifiche come altri paesi hanno fatto, agli stranieri in Italia avvenuta nell’ultimo Consiglio Comunale. Non me ne vogliano, ma personalmente, visto le aspettative del gruppo, è stato un buco nell’acqua vale a dire che così come è stata concepita, ha promosso una contrapposizione dei vari gruppi invece che la loro composizione su una mozione unitaria che non si è costruita forse pensando che quello che va bene agli uni debba andar bene anche per gli altri. E i tre del PD sono rimasti soli, e meravigliati dell’esito del voto, dopo alcuni interventi in un consesso colpevolmente disattento. Impostata in altro modo politicamente l’esito sarebbe potuto essere, doveva essere, diverso. Do atto della esistenza positiva di una sensibilità cattolica nel PD ma nello stesso tempo sono portato a dire che argomenti diversi, sempre attinenti alla dottrina sociale della chiesa, potrebbero essere stati e posti alla attenzione del Consiglio. Mi riferisco per esempio al diritto per la vita e la pari dignità dei non nati, al genocidio esistente nel mondo, alla scomparsa nel mondo di oltre 30 milioni femmine, alla situazione della legge sull’aborto con l’assistenza delle future madri. Ai tanti fanciulli che vengono armati e posti a difesa di obiettivi militari e quindi certi di morire per una religione che non è per la vita.
Lo scarno dibattito ha messo in evidenza la confusione, diciamo ideologica, che regna fra chi pensa a una società pluralista e chi pensa a una società multiculturale. Qui sta il punto delle divergenze esistenti ma di questo non si discute. CW, 28/11