Il sindacalismo giudiziario della Camusso CGIL

“L’offensiva mediatica  sferrata contro Marchionne (AD FIAT) da

Dalla Valle e De Benedetti è una forma di ingiustizia epistemica che funziona , spiega Miranda FricKer in “ Epistemic Injustice,  “ diminuendo con le armi dell’invettiva e dell’ironia l’affidabilità di una persona”. Così inizia un articolo di Michele Magno su il Foglio del 6.11. “ Ecco, allora, il gioco di  Marchionne anti-italiano e anti operaio: Ma è un gioco futile..che rischia di trasformare un problema assai serio in una rissa da condominio tra comari nel cortile del capitalismo.. che è quello di un modello di relazioni industriali ancora sottomesso alla logica centralistica e consociativa delle grandi organizzazioni d’interesse che ignora la pressione esercitata sul sistema di contrattazione dalle spinte competitive mondiali”. L’Italia insomma è indietro anche sulla modernizzazione dei contratti aziendali cosa non presente nel mondo anglosassone e Germania. “ Se si guarda all’Europa il fenomeno più evidente è quello del decentramento: Esso risponde alla generale richiesta di flessibilità avanzata dalle imprese che ripropone il tema del coinvolgimento nella gestione  degli accordi aziendali.. Da noi la questione della democrazia  economica non ha mai avuto piena cittadinanza nonostante sia citata nella carta del 1948” E con questo ritardo “culturale” si comprende meglio perché l’Italia non ha saputo stare alla Germania. Ma Magno dice ancora: “..la cultura della partecipazione non sembra nemmeno in cima alle preoccupazioni della sinistra e della CGIL… l’ampliamento degli spazi di cooperazione nell’impresa e la promozione di accordi aziendali di produttività dovrebbero costituire l’impegno principale di una politica dei redditi finalizzata alla crescita del salario. Il segretario della CGIL Camusso preferisce (invece) invocare dal governo un decreto legge sulle regole della democrazia  sindacale… La richiesta è paradossale. Questa intesa è rimasta lettera morta  anche..per il ricorso sitematico alla magistratura scelto dalla FIOM per invalidare il risultato dei referendum negli stabilimenti FIAT. Un sindacalismo giudiziario che oppone alla libertà contrattuale.. l’arbitrio corporativo.  Di sicuro non saranno le carte bollate e le aule dei tribunali a garantire i diritti del lavoro” e l’aumento dei salari! CW

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