La nuova imposta Tobin tax all’italiana
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Dicendo all’italiana sembrerebbe fosse un pasticcio ma non
teniamo conto che noi siamo capaci anche di fare e imporre soluzioni che ci fanno male e in particolare questo succede quando si tratta di colpire il Capitale, questo sterco del diavolo. La tobin tax è una imposta di bollo prevista dal disegno di legge di stabilità e grava sulle transizioni finanziarie pari allo 0,005 per cento “sul valore nozionale di riferimento di tali contratti ma” tale valore nozionale (capitale e interessi) è il valore di riferimento sul quale è calcolata la prestazione ma non costituisce il controvalore effettivamente scambiato” Fuori dalla tecnica si paga la imposta su un valore maggiore. Graziano Tarantini, presidente della Banca Akros afferma ancora: “..prescindendo dal fatto che tale imposta preoccupa sia per la competitività sia per la sopravvivenza della Borsa Italiana. … La relazione di accompagnamento di tale legge stima una riduzione dei volumi di negoziati pari all’80% che significa chiusura dei mercati. Tale imposta colpisce 1) le operazioni di copertura dei rischi delle imprese; quelle di copertura nella gestione professionale del risparmio anche dei singoli risparmiatori.” Il Tarantini termina dicendo: “ L’auspicio è che quanto meno si possa mutuare i contenuti della analoga imposta recentemente introdotta in Francia la quale prevede la non applicabilità agli strumenti finanziari cui sopra”. Siamo sempre fermi all’aumento della tassazione ma mai alla riduzione e ristrutturazione della spesa pubblica. Filosofia statalista. A cura di M.S - .6,11