Basta Capi di partito inventati
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Da tempo ma in questi giorni più che mai, sentiamo parlare di Montezemolo come il nuovo
Capo partito della Destra e di Passera e di.. e di… Con Fini alla ricerca di una nuova castità che strizza l’occhio a Napolitano, si trova con il ferrarista per rimanere ancora a galla ( di dimissioni da Presidente della Camera non se ne parla più); di una parte del PDL che si riunisce per confluire nel partito che c’è ma non si vede, di Montezemolo. Forse per accaparrarsi un posto nel prossimo parlamento. Non c’è più Berlusconi? E allora basta, non ci sono altri miracolati nel panorama italiano. Il PDL è in crisi? I grillini, le civiche avanzano? Cominciamo a far funzionare le sezioni, discutere di politica e progetti, sezioni che non possono essere ancora date in franchising a persone che hanno fatto il loro tempo e che debbono rendere conto del loro operato politico svolto in questi anni. Le correnti interne si sono manifestate e sono già chiuse in se stesse e ognuna è migliore dell’altra e la “più migliore” è quella che indica novità, razionalizzazioni delle istituzioni “un modo nuovo di fare politica” che poi è sempre quello: preparare le nuove candidature nelle future istituzioni, spartirsi i posti fra i miracolati distruggendo così giovani, (dove sono quelli del PDL, solo in barca?) che potrebbero emergere e rappresentare il nuovo se preparati: si perché molti sono buttati nella mischia come i giovani avamposti nelle guerre iraniane. Continuando così si irrobustisce la protesta, la convinzione che la politica è meglio farla fuori e lontano dai partiti. Partiti che neanche in situazioni come questa italiana di oggi, riescono ad abbandonare il loro tornaconto e pensare al bene comune. In Germania, che mi stà sulle balle, si fano le grosse coalizioni e qui da noi si pensa a civiche con Saviano sostenute da giornali o circoli culturali vecchio stampo. Fantozzi (ma non troppo) – 1.6.2012