Il Pd non getti Israele in pasto al mondo islamico.
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No alla Palestina
di Giulio Meotti | 18 Febbraio 2015 ore 13:53 Foglio
Speriamo che il premier Matteo Renzi, che si è più volte professato e dimostrato amico di Israele, non decida adesso di gettarlo in pasto al mondo arabo-islamico. Perché questo sarebbe il significato di un riconoscimento dello “Stato di Palestina” (il voto è in programma domani alla Camera).
E’ interesse anche d’Israele, perché condizione di pace oltre che esigenza di giustizia, cercare il dialogo con i palestinesi. Ma è volontà di sterminio chiedere, attraverso un voto simile, agli ebrei raccolti in Israele, terra d’asilo per i profughi europei, di rinunciare alla loro patria e di accettare la condizione di minoranza senza difese in un mare arabo.
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Chiedere agli israeliani il suicidio nazionale, per farsi minoranza in uno stato a prevalenza araba, con le garanzie di laicità, di democraticità, di rispetto delle minoranze che offrono gli Arafat, gli ayatollah e gli islamisti, è un’ipotesi delirante o un delitto. Eppure finora, per sete di petrolio, calcolo politico, demagogia o solidarietà imbelle con il Terzo Mondo, molti Parlamenti in Europa che dovrebbero rappresentare paesi civili hanno accettato che Israele venisse spinto ai margini del consorzio internazionale.