Gay, rock e comunisti: il Mattarella pensiero
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Della antipatia per Silvio Berlusconi si sa già tutto. Più a suo agio quando deve scrivere leggi e ragionare in politichese che nel fare polemica, dagli altri suoi (rari) interventi è possibile fare una mappa delle idee del nuovo Capo dello Stato.
Tra Madonna e Cicciolina - Estate, stagione di concerti. L’evento canoro di quella del 1990 è il tour di Madonna. La Conferenza episcopale insorge contro la cantante, messa all’indice per «lo scarso contenuto artistico e la volgarità nel mescolare sacro e profano». Al fianco dei vescovi si schiera l’allora ministro dell’Istruzione del sesto governo Andreotti: il democristiano Mattarella. Gli risponde la deputata radicale Ilona Staller: «Si preoccupi dell’educazione sessuale nelle scuole anziché del carattere educativo dei concerti rock».
Tendenza Scalfaro - Il settennato che il Cavaliere ritiene il peggiore di tutti è per Mattarella il modello cui ispirarsi. Nel 1998, quando il mandato di Oscar Luigi Scalfaro si avvicinava alla scadenza e mezza Italia contava i giorni che mancavano all’addio, Mattarella insisteva: «Rieleggiamo Scalfaro al Quirinale». Quella volta nessuno lo prese sul serio.
Le gioie del trattino - Il grande argomento che scuote l’alleanza di governo nell’estate del 1999 è il trattino. E qui Mattarella è un esperto. «Mi fa vedere come ha scritto “centrosinistra”?» fa al giornalista di Repubblica che lo intervista. «Senza trattino? No, guardi, così non va bene: così perdiamo... Scriva “centro-trattino-sinistra”: rende meglio l’idea di un’alleanza tra due soggetti diversi». (Ovviamente le elezioni le vinse Berlusconi).
Comunisti sì, radicali no - Nel febbraio del 2005 fervono le trattative dell’Unione per allargare l’alleanza ai radicali. Mattarella è contrario: «Sono convinto che l’accordo con i radicali ci farebbe perdere consistenti fasce del nostro elettorato», sbotta. Perché Armando Cossutta sì e Marco Pannella no? «Con gli alleati dell’Unione vi è in comune il valore della solidarietà», risponde. «Condividiamo il rifiuto dell’individualismo esasperato nell’economia e nella vita sociale. Non è così con i radicali».
Con i gay e con la Bindi - Il 2006 è l’anno dei Pacs, le unioni civili (anche) tra gay proposte dal centrosinistra. Mattarella si tiene alla larga dalle polemiche; Rosy Bindi, ministro della Famiglia, no. In un’intervista al Corriere difende i Pacs e sostiene che quelli delle coppie omosessuali sono «diritti da garantire». Si scatena il pandemonio, ma Mattarella accorre in difesa della sua amica: quella intervista, dice, è «equilibrata ed ineccepibile, cristianamente ispirata».
di Fausto Carioti, Libero 31.1.2015
Da Il Giornale. Paolo Bracalini
Lega Nord «Quella del Nord oppresso è una battuta che fa sorridere, che arriva al limite del ridicolo.
Forza Italia: un incubo!
Silvio Berlusconi «Da una parte abbiamo l'Ulivo, che in cinque anni ha dimostrato capacità di governo. Dall'altra Berlusconi che dice di essere il più bravo del mondo. Una dichiarazione del genere già di per sé genera allarme, ma io sono convinto che ci creda ed è questo che mi preoccupa di più». 10 marzo 2001
Oscar Luigi Scalfaro. «Grazie signor presidente, per la grande sensibilità e saggezza con la quale ha retto in questi sette anni le istituzioni, riuscendo a portarle verso una ripresa di autorevolezza». 21 marzo 1999.