Il 2015 sarà positivo per l'economia italiana, dice Padoan
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Miglioramenti nella situazione globale, indicatori in ripresa. Per il ministro dell'Economia la ripartenza è vicina e anticipa il nuovo piano di investimenti del governo
di Redazione | 30 Dicembre 2014 ore 09:55 Foglio
E' ottimista il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sul futuro dell'Italia, il peggio alle spalle e segnali di miglioramento, ancora modesti ma già percepibili: "I dati delle ultime settimane dicono che il rallentamento dell'economia italiana è finito", ha detto in un'intervista al Corriere della Sera, confermando in questo modo quanto già anticipato ieri nella conferenza stampa di fine anno a Montecitorio dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. "Innanzitutto, a livello globale la situazione sta migliorando: l’euro continua a svalutarsi sul dollaro e il prezzo del petrolio si sta stabilizzando su livelli molto bassi, fatto notevole per un Paese importatore come l’Italia", ha aggiunto Padoan.
Se i segnali per sperare in una ripartenza dell'economia si iniziano a intravedere all'orizzonte, vanno però sfruttati e messi a regime. Le riforme già approvate hanno aumentato gli occupati in Italia, ma per dare slancio all'economia serve altro. Il governo ha in cantiere un nuovo piano di investimenti, "Investment compact", che potrebbe essere approvato già a gennaio: "Stiamo vagliando misure fiscali a sostegno delle piccole e medie imprese, in particolare quelle innovative, anche attraverso un rifinanziamento del Fondo di garanzia", alle quali saranno aggiunte "misure di finanza per la crescita, per consentire anche a intermediari non bancari, come le assicurazioni, di aumentare la possibilità di fornire direttamente credito alle imprese".
Nei piani del ministro però c'è anche la volontà di provare ad attrarre gli investimenti dall'estero "superando il cosiddetto rischio regolatorio, evitando cioè che un'impresa che si insedi in Italia subisca imprevisti cambi delle regole fiscali e amministrative". Agevolazioni e misure che andranno a sostenere anche "le attività culturali per favorire gli investimenti privati" anche in questo settore.
Non è ancora stato stabilito invece se il pacchetto in 5 mosse sarà contenuto in uno o più provvedimenti, "non abbiamo ancor a deciso", precisa Padoan. Di certo, assicura, è "un pacchetto che raccoglie le istanze delle imprese e degli operatori finanziari. Spero si possa varare entro gennaio".
Il 2015 sarà per Padoan anche l'anno di un piano di privatizzazione che vada a diminuire in modo consistente la spesa statale: "Come ha detto il presidente Renzi, nel 2015, si farà quella delle Poste e stiamo studiando quella delle Ferrovie. Aggiungo Enav e la cessione di una ulteriore quota di Enel. Sul fronte immobiliare sono stati avviati da Invimit (società del Tesoro per la gestione del risparmio) 5 fondi immobiliari pubblici. Infine anche le municipalizzate efficienti potranno essere messe sul mercato".