Weidmann contro Draghi: "Il quantitative easing è inefficace".

Il capo della Bundesbank boccia l'acquisto di titoli degli stati membri da parte della Bce. E dice che è meglio investire sulla crescita

di Redazione | 24 Novembre 2014 ore 16:51 Foglio

I governi europei dovrebbero "concentrarsi sulla crescita piuttosto che sull'acquisto di bond governativi". Lo sostiene il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che torna così a mettere pressione al presidente della Bce, Mario Draghi. Secondo Weidmann le misure straordinarie della Bce per fronteggiare la bassa inflazione, che secondo Draghi andrebbero prese in modo risoluto, "sono più difficili da attuare e incontrerebbero grossi ostacoli legali". In pratica, l'acquisto massiccio di titoli di stato sul mercato da parte dell'istituto europeo.

Le ambizioni politiche di Weidmann  Weidmann fuori controllo

 I tassi di interesse bassi e le misure di stimolo nell'Eurozona possono sostenere la domanda a breve termine, ma l'azione della Bce "non è in grado di aumentare in modo permanente le prospettive di crescita", ha spiegato Weidmann, intervenendo nel corso di un evento a Madrid. Weidmann ha sottolineato che la crescita a lungo termine dipende dalla capacità dei paesi di ridurre le barriere agli investimenti semplificando la burocrazia e le norme in materia di assunzioni e licenziamenti.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata