Tensione governo-sindacati: Landini: "Renzi non ha

IL CONSENSO DEGLI ONESTI

Nuovo scontro tra governo e sindacati. Il leader della Fiom da Napoli accusa il governo di "voler fare tutto da solo". Il presidente del Pd Orfini: "Insulta milioni di italiani"

di Redazione | 21 Novembre 2014 ore 12:00 Foglio

Nuovo scontro tra la Fiome il governo Rennzi per la riforma del lavoro e al contestato jobs act. "Il governo non ha l'appoggio degli onesti", dice Maurizio Landini da Napoli, mentre sfila il corteo del sindacato. "Così insulta milioni di italiani", replica il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini, via Twitter. Poi, ancora Landini: "Non si decide dalla sera al mattino. Uno da solo non decide. Lo fa solo per i poteri forti" dice il segretario generale ai giornalisti. "La Fiom non ha mai avuto pregiudiziali - ribadisce -  quando Renzi si è presentato e ha detto 'cambiamo il paese', noi abbiamo detto 'siamo pronti, cambiamolo assieme'. Per gli ottanta euro abbiamo detto 'spendili, dalli a tutti'. Quando ha tassato le rendite finanziarie, abbiamo detto 'bene, vai avanti, fai la patrimoniale'. Poi non so cosa sia successo tra luglio e agosto, ma lui ha fatto altre scelte: non stare con quelli che lavorano ma stare con Confindustria. Noi diciamo che su quel terreno non siamo d'accordo".

A suo avviso il giudizio su un governo è "per quello che fanno, non per dicono",  e "oggi" quello che fa l'esecutivo "non è utile né giusto". E il premier Matteo Renzi "dovrebbe avere umiltà, riconoscere che oggi il consenso tra i giovani e quelli che cercano lavoro non c'è". Se vuole cambiare paese, conclude Landini, "lo deve fare con noi e non contro di noi. Quello che mi interessa è che cambino le cose".

Anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha replicato alle parole di Landini: "Io personalmente mi ritengo una persona molto onesta, non onesta di più", ha detto. "Credo - ha aggiunto Squinzi parlando a margine dell'assemblea di Business Europe - che questo paese abbia bisogno di un nuovo clima di relazioni industriali".

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