Spending review: Cottarelli: tagli per 20 miliardi sono

Possibili. 'Serve spending perchè tasse non possono salire'

Non basta individuare solo gli sprechi da tagliare: l'ultima fase della Spending Review ''una volta che ci sono stati gli stimoli, deve prevedere controlli e sanzioni''. E' una delle indicazioni del commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli durante il suo intervento al Forum Ambrosetti.

Cottarelli ha fatto anche alcuni esempi. Ha parlato del meccanismo di acquisti della P.a che impone a Regioni e Comuni di fare acquisti in base alle aste realizzate dalla Consip che non prevedeva controlli sulla reale applicazione delle norme da parte degli enti territoriali. ''Abbiamo mandato 200 lettere per chiedere un rendiconto - ha detto - Ma i Comuni non devono prenderle come se dubitiamo di quello che hanno realizzato''.

''Il processo di revisione della spesa pubblica sta riguardando più paesi perche' la globalizzazione impone che la tassazione non possa essere più alta''. Cottarelli ha spiegato che quindi non c'e' alternativa al processo di spending. Anche se non ha nascosto che ''non sarà un processo facile''.

''La spending review non è una corsa sprint e nemmeno una maratona, piuttosto è una corsa a staffetta''. In pratica richiede interventi, uno dopo l'altro, che non guardino all'immediato ma nemmeno a tempi infiniti.

Poi prendendo ad esempio processi attivati che poi si bloccano: ''Bisogna cercare di non creare colli di bottiglia'' con l'approvazione di troppi provvedimenti, tanto che poi ci si trova nella difficoltà di attuarli, ha spiegato Cottarelli.

''Tagli per 20 miliardi? Io credo sia possibile farli visto che si parte da una base di spesa primaria di 700 miliardi''.  ''Anzi - ha aggiunto Cottarelli - bisogna andare ben oltre, guardare oltre il 2015. In questo contesto i 1.000 giorni sono tempo giusto''.

Padoan, capaci di fare le riforme, faremo nostra parte

"Siamo capacissimi" di fare le riforme per l'Italia, "noi faremo la nostra parte in Europa e l'Europa farà la sua". Così il ministro Pier Carlo Padoan si è limitato a rispondere ai giornalisti a Cernobbio sulla capacità dell'Italia di fare riforme da sola.

Boldrini, Italia al palo riforme non bastano

"Le riforme sono imperative, ma non ci dobbiamo fermare a quelle", perché "siamo al palo, siamo fermi, un immobilismo che non è più sostenibile in questo Paese". Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini interpellata dai giornalisti, auspicando interventi a livello sociale per cambiare mentalità.

 "Mi auguro che ci sia un po' più di maturità" nell'esame delle riforme costituzionali alla Camera. Boldrini ha spiegato che "non piace gli italiani vedere l'Aula parlamentare come un ring".

Guidi, ripresa comincia nella seconda parte dell'anno

 ''Sono convinta che a distanza di qualche mese vedremo gli effetti di molte delle azioni che il Governo ha messo in campo unite alla svalutazione dell'euro''. Così il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ricordando che ''tra queste ci sono anche gli 80 euro''.

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