Lettere al Direttore Il Foglio 21.8.2014

Come si dice in tedesco “menefrego”?

Ho guardato l’algoritmo

1-Al direttore - La Uefa ha aperto un’inchiesta su Tavecchio. I gufi già parlano di una Troika arbitrale.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - Ho letto che, nelle liste di proscrizione del M5s,  lei è al primo posto tra i giornalisti “stercorari”. E’ un grande merito, il suo. Complimenti.

Giuliano Cazzola

Das ist mir scheissegal. Danke.

3-Al direttore - Cosa ci insegnavano da bambini? “Domandare è lecito, rispondere è educato”. Ecco, come si “ferma” un “aggressore ingiusto” (al netto dell’ovvietà che affidarsi all’Onu equivale a una barzelletta)? Non si pretende un evangelico “Sì-sì, no-no”, accettiamo anche un po’ del maligno. Grazie

Peppe Rinaldi

4-Al direttore - E così questo Papa ancora indecifrabile su cui lei continua a sospendere il giudizio ha avuto il coraggio di dire che è in corso una Terza guerra mondiale, seppur “spezzettata”, dichiarata dall’islamismo radicale e che a questo punto va affrontata anche con le armi. Finalmente qualcuno l’ha detto forte e chiaro. Che l’abbia fatto Francesco è inaspettato e va a suo onore. Ha sbagliato solo in una cosa. Questa è la Quarta guerra mondiale, la Terza è stata contro il comunismo ed è durata circa cinquant’anni . L’ha vinta la democrazia, vinceremo anche questa. Cordialità.

Riccardo Zucconi

5-Al direttore - Ma perché l’occidente fa tanta fatica a capire che la legittima difesa è legittima? Insulsaggine? Mancanza di identità? Morte di ogni ideale?  Semplice ma drammatica coglioneria? 

Giuseppe Zola

6-Al direttore - Non so, ma il pensare che in una nuova, eventuale, crisi di Sigonella, al posto che di Craxi, Andreotti e Spadolini, saremmo nelle mani di Renzi, Mogherini e Pinotti, mi arreca un po’ di preoccupazione…

Giacomo Dolzani

Nutro piena fiducia. F.to Facta.

7-Al direttore - Mio nonno aveva 35 anni alla fine della Prima guerra mondiale. Mio padre, alla fine della Seconda, di guerra mondiale, ne aveva 33. E noi? La verità è che gli italiani non sanno più soffrire, manco fare fatica. Tutto il resto è noia.

Vincenzo Agostini

8-Al direttore - La mia donna ideale è langoniana, ma quando ho visto le soldatesse peshmerga, tra le quali anche spose e madri, e sentito i motivi che le spingono a combattere per non essere vittime dei soldati di Al Baghdadi, sono rimasto affascinato dalla loro bellezza.

Daniel Mansour

9-Al direttore - Anche il Foglio si accorge del potentissimo messaggio pro-life della serie tv inglese “Call the Midwife”. Credevo di aver preso un abbaglio, essendomene innamorato immediatamente. Adesso speriamo che se ne accorgano anche molti del mondo pro life, e la sappiano utilizzare, come qualche anno fa venne utilizzato il film “Juno” (al quale l’attuale serie tv è addirittura superiore come efficacia).

Giovanni De Marchi

“Juno” fu il delicato manifesto estetico e linguistico della nostra lista pazza contro l’aborto.

10-Al direttore - Condivido le prese di posizione del Foglio circa  i rischi, per la famiglia e la società, della fecondazione eterologa, mi chiedo però: perché non dare speranza alle coppie che non possono aver figli semplificando le procedure di adozione, anche internazionale? E’ giusto che vi siano dei controlli, però tali controlli non offrono prospettive né alle famiglie senza figli né ai bambini che rimangono soli. In tale contesto la Politica e la società dovrebbero mirare a soluzioni semplici e naturali piuttosto che a scelte, comunque divisive, che, tra l’altro, non garantiscono sempre il risultato. Spero che questo giornale possa spiegare i limiti delle attuali procedure di adozione e proporre le necessarie semplificazioni. 

Davide Scarano

11-Al direttore - L’ipotesi di rapina sulle pensioni non può essere che una voce messa in giro dai nemici interni di Renzi per confinarlo in elezioni in cui perderebbe il 50 per cento dei voti. Renzi non ci provi a usare il borseggio sulle pensioni inaugurato dal nefasto governo Monti, poiché affonderebbe l’Italia e la sua carriera per sempre.

Giancarlo Politi

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