Ballottaggi, senza Renzi il Pd vince a fatica.

 Il centrodestra c'è

Affluenza al 49,5 percento, il centrosinistra perde i comuni nei quali ha riproposto la vecchia ditta Pd, il M5s si prende Livorno

Ballottaggi, il giorno dopo. Il risultato è chiaro, a tutti. Bene il Pd, che nel complesso ottiene 141 "comuni superiori", ne aveva 112, cala il centrodestra, che però si impone a Padova, dove l'alleanza Forza Italia e Lega Nord ha dimostrato di reggere ancora, e Potenza, dove il risultato del primo turno è stato ribaltato in modo clamoroso (Petrone, centrosinistra, aveva ottenuto il il 47,8 per cento dei voti, mentre De Luca, centrodestra, solo il 16,7 per cento), risale il Movimento 5 stelle, che ottiene a sorpresa due comuni, Livorno e Civitavecchia.

Se il risultato è chiaro, evidente sono anche altre due cose: il crollo dell'affluenza sotto il 50 per cento, 49,5, e la sfiducia della vecchia ditta Pd. Il centrosinistra infatti perde Perugia, Livorno, Padova e Civitavecchia, ovvero tutti luoghi nei quali l'effetto Renzi, fatto di traino Europee e volti nuovi, renziani, non si è sentito, o è stato superato dalla vecchia anima democratica.

Senza l'accorpamento con le Europee, senza il supporto e la presenza del Presidente del Consiglio, il Partito Democratico lì dove non è riuscito a proporre novità o uno stacco con il suo passato, ha perso. Dove invece ha imboccato la svolta renziana, come a Bergamo e a Bari, l'elettorato ha risposto positivamente, anzi al di sopra delle previsioni: Gori a Bergamo ha ottenuto il 53,5 per cento, Decaro a Bari addirittura il 65,4 per cento.

© - FOGLIO QUOTIDIANO, 9 giugno 2014 - ore 09:30

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata