Renzi doppia Grillo. Pd oltre il 40% dei consensi
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M5s raccoglie la metà: 21,15 per cento. Cala Forza Italia
Quando lo spoglio dei voti è ormai prossimo al termine, il risultato conseguito dal Partito democratico alle lezioni europee assume i contorni di una larga vittoria.
Con il 40,82 per cento dei consensi, Matteo Renzi vince la sfida lanciata dal Movimento 5 stelle. Beppe Grillo che si è arrestato al 21,15 per cento, la metà rispetto ai voti raccolti dall'avversario dem.
Forza Italia invece non raggiunge la cosiddetta "soglia psicologica" del 20 per cento: al partito di Silvio Berlusconi sono andati il 16,79 per cento dei consensi. Superano invece la soglia del 4 per cento, entrando così al parlamento di Bruxelles, sia la Lega Nord (6,16 per cento), Nuovo centrodestra (4,37 per cento) e L'Altra Europa con Tsipras (4,03 per cento). Niente da fare per Fratelli d'Italia, Verdi e Scelta Europea.
Grande delusione per i grillini: dopo gli annunci e i proclami di Grillo, i pentastellati sono in calo anche rispetto alle elezioni Politiche del 2013. Dall'altra parte, il Pd raccoglie numeri inimagginabili alla vigilia delle elezioni. Tanta soddisfazione, ovviamente, tra le fila del Partito democratico. Maria Elena Boschi è stata tra i primi a commentare la vittoria dem: "E' un segnale chiaro, c'è fiducia del Paese nell'azione di riforma di questo governo e fiducia nel Pd", ha detto ieri sera allo spoglio dei voti. Prima di lei aveva parlato Barbara Serracchiani: "Se il risultato che stiamo ricevendo è confermato, è straordinario sia come partito in Ue sia come partito di governo. E premia il lavoro fin qui svolto dall'esecutivo". Il premier Matteo Renzi, che ha seguito lo spoglio da palazzo Chigi, ha poi espresso la propria commozione, parlando di risultato storico tramite Twitter.
Dall'altra parte, i pentastellati hanno accolto prima nel silenzio e poi con con esternazioni di rabbia e delusione in Rete, i risultati elettorali. I militanti, sul blog di Beppe Grillo, sono apparsi sconfortati dal gap di oltre 20 punti percentuali contro Renzi, quando invece alla vigilia, Grillo urlava alla vittoria. Da Grillo, finora, nessun commento. L'unica ertezza è che il Movimento ha perso circa 2 milioni di voti rispetto alle politiche 2013. "Stravinciamo", aveva detto il comico. Ora però da Milano, dove ha seguito lo spoglio insieme a Gian Roberto Casaleggio, restano gelo e silenzio.
Rallenta Forza Italia, con una tendenza prevedibile dalla vigilia ma che lascia il partito di Silvio Berlusconi al di sotto della soglia del 20 per cento. "E' evidente che è un risultato che non possiamo considerare soddisfacente", ha dichiarato il coordinatore di Forza Italia, Giovanni Toti. "Ma, tenuto conto dell' insieme dei partiti che faceva parte del Pdl poco più di un anno fa, la percentuale resta più o meno inalterata se FI si attesta al 17 per cento e Alfano al 4 per cento".
A sorpresa, la Lista Tsipras supera la soglia del 4 per cento per un soffio (4,03 per cento) ed entra al parlamento europeo. Insieme alla compagine di sinistra, andrà a Bruxelles anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Un risultato che non era scontato ma che non rappresenta che il risultaro minimo per il gruppo politico che sostiene il governo.
Foglio, 26.5.2014