Electrolux: Zaia, siamo ai tempi supplementari
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(ASCA) - Venezia, 29 nov - ''Siamo ai tempi supplementari.
E' assolutamente fondamentale che venga convocato il tavolo a Roma sull'Electrolux. Smettiamola con i balletti di corte e affrontiamo la questione faccia a faccia con l'azienda.
Abbiamo il diritto di investigare e di capire che intenzioni ha un gruppo che lamenta l'eccessivo costo del lavoro italiano, pero' presenta conti in rosso nei paesi dove vuole decentrare le produzioni (Ungheria e Polonia) e guadagna solo dove vuole chiudere, Susegana''. Con queste parole il Presidente Zaia e' intervenuto oggi nel dibattito svoltosi oggi in Consiglio Regionale sulla crisi delle aziende venete.
''C'e' qualcosa che non funziona, bisogna - ha proseguito Zaia - chiamare i vertici e farsi spiegare cosa sta succedendo, quali sono le intenzioni del gruppo, farsi illustrare fino in fondo il piano industriale. Abbiamo girato la clessidra ormai troppe settimane fa, la sabbia sta finendo e non si capisce cosa stia attendendo il governo. I lavoratori hanno diritto a una risposta e a una risposta ha diritto a ottenerla anche l'immenso mondo dell'indotto. Un distretto che e' valutato in 20 mila posti di lavoro''.
''Soltanto a un tavolo ministeriale - ha concluso Zaia - si potranno affrontare le questioni della strategicita' del settore e di eventuali incentivi. La regione puo' fino a un certo punto. Certo, come insegna la positiva soluzione trovata per ACC, se avessimo le mani libere potremmo intervenire con Veneto Sviluppo anche sulle grandi imprese e non limitarci ad interventi - peraltro massicci in termini di risorse impiegate e di numero di pratiche affrontate e risolte - sulla piccole e medie. Continuo comunque a non capire per quale motivo Francia e Spagna, possano restare orgogliosamente proprietarie di gruppi industriali strategici e operare con incentivazioni a settori senza cadere nella tagliola degli aiuti di Stato. Tagliola che per l'Italia si chiude sempre implacabile - anche preventivamente - su qualsiasi proposta''.
''E' di questo che dovremmo parlare al tavolo romano. Ma il governo evidentemente non ne ha molta voglia. Perche' Fiat si' ed Electrolux no? Qualcuno ce lo spieghi...''.
fdm/sam/, 29 Novembre 2013 - 14:03