Ance: la casa è un reddito solo per lo stato
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Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle,
mercato dell'affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. In particolare, nei primi sei mesi del 2013 i mutui hanno registrato un -18% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. È quanto emerge da un rapporto dell'Ance diffuso in occasione di Home day in cui è sottolineato come «crisi economica e accesso al credito sempre più difficile hanno reso inaccessibile il bene più amato dagli italiani». «Oggi le garanzie, la quota contante richiesta e la durata del finanziamento rendono quasi impossibile anche per le classi medie accedere alla casa», è spiegato. Per non parlare delle seconde case: secondo il rapporto dell’Ance, per una seconda casa a disposizione della famiglia le tasse dal 2012 al 2014 aumenteranno in media del 21%. Insomma, per l’associazione dei costruttori, la casa non è più una forma di investimento, ma «si è trasformata in fonte di reddito solo per lo stato». Per l’Ance occorre una politica sulla casa incentrata su: una tassazione equa e stabile; mutui più accessibili; incentivi agli affitti anche per le imprese; incentivi all'efficienza energetica e fondi per l'emergenza abitativa.Otre a un Grande Piano di edilizia sociale a basso consumo di suolo per creare un parco alloggi a disposizione dei comuni per le fasce deboli.. Un miliardo di investimenti nell'edilizia, ricorda l’associazione, genera una ricaduta complessiva di oltre 3 mld sull'intero sistema economico e oltre 17 mila posti di lavoro.
Italia Oggi, 12.11.2013