L’omosessualità è complicata, come la vita,
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piantatela di saccheggiare anime
Foglio Al direttore - Oggi si parla del suicidio di quel giovane ragazzo che ha denunciato l’omofobia di chi lo circondava; sappiamo anche che in questo momento il tema è in discussione in Parlamento. Sappiamo anche che da quando è in discussione la legge sul femminicidio alcuni organi di informazione dedicano ampio spazio agli episodi di violenza in famiglia, anzi direi che la puntuale informazione su tali eventi, che certamente sono reati odiosi, ha contribuito alla nascita di questa legge. Sembrerebbe tutto normale poi però penso alle notizie che mostrano il crescente consumo di droga – basti ricordare le indagini delle Asl che affermano che la quantità dei residui di cocaina presenti nelle acque urbane di città come Milano e Firenze è tra le maggiori in Europa – e mi chiedo come mai non appare nessuna notizia circa eventuali casi di mortalità. Ricordo che negli anni 70 e 80 si parlava molto di questo tema e adesso non se ne parla più. Sono diventati più bravi gli spacciatori e/o più prudenti i consumatori? Oppure il tema non fa più notizia? O forse il “lancio di agenzia” relativo all’evento, spesso violento, precede la comprensione e il giudizio sui fatti che ci circondano impedendoci l’effettiva comprensione della realtà?
di Davide Scarano
Non t’ammazzare che poi ti interpretano, saccheggiano la tua anima, e come diceva Majakovskij non si accorgono che “qualcosa si è infranto contro lo scoglio della vita quotidiana”, e aggiungeva: “Niente pettegolezzi, il defunto ne aveva orrore”. Viviamo in un tripudio di interpretazioni pettegole delle morti per suicidio, certi suicidi “si portano” più degli altri. La vita è complicata, l’omosessualità è una variante comune, antica, una libera condizione e insieme una prigionia, e come tale va rispettata, ma non si può escludere ovviamente che, alla stregua di altre condizioni umane, sia origine di problemi, di angosce, di dubbi e di ferite. Il sesso è fonte di gioia e di dolore, così la maternità, la disciplina culturale e familiare, tutto nell’esistenza, sia quando comincia e si sviluppa sia quando si consuma e tende a finire, è pieno di inganni e tradimenti. Piantatela di ridurre a sociologia d’accatto, a fonte di legge, il dramma personale.
© - FOGLIO QUOTIDIANO Giuliano Ferrara, 29 ottobre 2013 - ore 10:45