Governo, si dimettono i ministri del Pdl

"La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio

dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto". E' quanto affermato in una nota da Silvio Berlusconi che defiisce inoltre "irricevebile" e "inaccettabile" l'ultimatum lanciato dal Presidente del consiglio, Enrico Letta, e dal Partito democratico "agli alleati di governo sulla pelle degli italiani".

"Pertanto - conclude il Cav. nella sua nota - ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani".

Pochi minuti dopo la conferma arriva dal vicepremier e Ministro dell'interno, Angelino Alfano, che tramite la sua portavoce fa sapere che "i ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni".

Foglio, 28 settembre 2013 - ore 19:18

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