Consulenze d'oro dal feroce dittatore kazako,
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Prodi non smentisce, che strano. E se oggi ci fosse lui al Colle?
IlPortaborse, 18 luglio 2013, 17:57,
I giornali italiani, dal Fatto a Panorama, hanno attinto a piene mani da una fonte ben più autorevole dei nostri faziosissimo fogli piegati alla politica di bottega. Der Spiegel, due mesi fa, ci spiegava infatti che non è Silvio Berlusconi il vero amico del dittatore kazaco Nazarbayev. Anzi, forse lo è anche, ma c'è chi in Italia è il miglior consigliere. E non sta a destra, non fa bunga bunga, non scopa minorenni, non è impresentabile, non sta per andare in carcere, anzi, stava per diventare presidente della Repubblica. Pensate, si chiama Romano Prodi il più ascoltato consigliere del tiranno kazaco.
“Per essere un tiranno, il signore del Kazakistan ha a sua disposizione alcuni insoliti sostenitori: gli ex cancellieri tedesco e austriaco Gerhard Schröder e Alfred Gusenbauer, gli ex primi ministri britannico e italiano Tony Blair e Romano Prodi, così come l’ex presidente polacco Aleksander Kwaniewski e l’ex ministro degli interni tedesco Otto Schily”, afferma il quotidiano tedesco, ricordando che “tutti costoro sono membri nei loro Paesi di partiti socialdemocratici”. Gusenbauer, Kwaniewski e Prodi, prosegue lo Spiegel, “sono ufficialmente membri dell’Intenarnational Advisory Board di Nazarbayev. Si incontrano diverse volte ogni anno, nella più recente occasione due settimane fa (a marzo= nella capitale kazaka Astana, e ciascuno di loro percepisce onorari annuali che raggiungono le sette cifre, fino a 9 milioni di euro”. L’ultimo incontro tra Prodi e Nazarbayev risale al 23 maggio, ma come spiega Panorama, “dal 2011 ha fatto visita tre volte l’anno, mantenendo ottimi rapporti con il dittatore”.
E le superconsulenze? Le cifre a sette zeri? Si attende smentita di Prodi. Che finora (da marzo) non è arrivata. Pensate un po' se oggi fosse lui il Capo dello Stato: si sarebbe dimesso?