Scuola e proteste
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A nostra memoria non c’è stato anno scolastico senza proteste negli ultimi 25 anni almeno. La riforma della scuola (ci pare 4) è stata tentata da Ministri di varie estrazioni Pci (Berlinguer e De Marchi) PDL con ultima Gelmini. E’ impossibile che tutti abbiano sbagliato o siano stati contro docenti e studenti. E’ da pensare che il comparto sia refrattario ad ogni soluzione diversa da quella che sorge spontanea internamente e quindi di parte e interessata, in ultima analisi, al mantenimento dello statu quo e non riformatore.Ieri un giornale che poi citeremo, dava conto di alcune modifiche apportate.
” Accorpamento di 900 istituzioni scolastiche su 10.500, per cui le sedi scolastiche verranno riunite per raggiungere il numero di 500 alunni con conseguenze: eliminato il 30% dell’organico di Dirigente scolastico; l’11% (1.130 posti) di direttore amministrativo e 1.100 posti di assistente amministrativo. Offerta formativa: corsi biennali di livello postsecondario; le famiglie di disabili potranno contare su una quota nazionale record di oltre 94 mila insegnanti di sostegno ma il dato è “destinato a crescere” dice la Gelmini perché gli specializzati in questo settore è ancora inferiore alle esigenze. Stranieri : il limite per classe è stato stabilito nel 30% ma nel Veneto sarà difficile mantenere tale numero data la presenza di molti extra comunitari. Studenti medi in agitazione però” Dal Il Riformista del 11.9. 2011 (quotidiano non di destra)