Riflessioni flash
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In casa di amici PD non si gioisce per le due cariche Boldrini e Grasso.
Motivo uno: la sinistra tradizionale si ritrova ai margini politici incalzati dalla corrente cattolica che ha sempre circuito pensando di dominarla e così i sentimenti onusiani pacifisti e non a seconda delle convenienze geo politiche mondiali. La Boldrini esperta e sensibile sul problema profughi ora è lì; il secondo motivo è che hanno dato spazio e quasi ripagato, alla magistratura eleggendo Grasso che è riuscito là dove Di Pietro ha fallito. Due Presidenti di Camera e Senato di indubbio valore a prescindere da discorsi politici.
Il Senatore Castro ha trovato una occupazione: il suo amico Alemanno lo metterà a capo della azienda romana di raccolta rifiuti. Siamo certi che farà molto bene e meglio di come ha gestito il PDL trevigiano.
Il movimento 5 Stelle a contatto con la politica vera ha cominciato a trovare e patire divergenze interne. La democrazia ha le sue regole e se non le segui ti procurano dolori e Internet è impotente a guarirli.
Il PDL trevigiano, ma non solo, è in gravi difficoltà e rotto al proprio interno. Con dirigenti con mire divergenti personali. Le divergenze ai vertici sono cominciate da tempo. La parte “maggioritaria”, secondo vecchi concetti, vuole imporre la propria linea che poi è quella del “potere”, come si è letto su La tribuna dell’altro giorno e vige il principio “chi non è con me, fuori”. Non importa se dal congresso provinciale a oggi le sezioni non funzionano; se nella ultima campagna elettorale non si sono mosse per ricercare consensi fra la gente; se coltivare il MIR, lista elettorale, significava prepararsi e mirare a traslocare dal PDL. Calcoli politici che dovranno essere rifatti se Berlusconi lascia. Gli armistizi di un tempo sono saltati.
E’ domenica e oggi pomeriggio ci guardiamo la Milano San Remo. Opact, 17/3