Servizi, crisi alimenta tensione sociale
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La relazione degli 007 al Parlamento: «La minaccia anarco-insurrezionalista può
produrre attentati spettacolari. Dalla minaccia cibernetica a quella anarco-insurrezionisti. Dalle grandi opere ai pericoli in Afghanistan. E ancora banche, made in Italy e, ovviamente, la Tav. Il rapporto dei servizi segreti al Parlamento lancia l'allarme terrorismo legato alla crisi economica. Se non ci fosse una ripresa c'è un rischio concreto di un innalzamento delle «tensioni sociali» e «contestazioni ad esponenti politici e sindacali». Fino ad arrivare ad «attentati spettacolari».
LA CRISI - Insomma il Dipartimento informazioni e sicurezza diretto da Giampiero Massolo, mette sotto la lente di ingrandimento movimenti antagonisti misurandone la pericolosità in questo momento. Secondo gli 007 il «massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali» ha contribuito a contenere le tensioni che sono andare accumulandosi in diversi ambiti, dalla protesta degli autotrasportatori in Sicilia alla campagna contro Equitalia, dalla Tav alla scuola. Ora però, «in assenza di segnali di un'inversione del ciclo congiunturale - si legge - l'incremento delle difficoltà occupazionali e delle situazioni di crisi aziendale, potrebbe minare progressivamente la fiducia dei lavoratori nelle rappresentanze sindacali, alimentare la spontaneità rivendicativa ed innalzare la tensione sociale, offrendo nuove opportunità ai gruppi dell'antagonismo», per «intercettare il dissenso e incanalarlo verso ambiti di elevata conflittualità».
I MOVIMENTI - Questa situazione ha portato i movimenti antagonisti ad una «rinnovata disponibilità al confronto» e che, di fronte ad «un eventuale aggravamento dello scenari congiunturale» potrebbe «costituire fattore di aggregazione e generalizzazione del dissenso, favorendo l'azione delle frange antagoniste che mirano alla radicalizzazione dell'offensiva sociale».
«AZIONI SPETTACOLARI» - «Un ruolo trainante», secondo gli 007, rivestono «le frange anarco-insurrezionaliste, principali protagoniste delle azioni radicali nella Valle, determinate ad alimentare la protesta contro la Tav superandone i limiti localistici per diffondere il conflitto nei territori». Ed «ulteriori fermenti di lotta si registrano contro la linea Verona-Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta Genova-Milano, nell'ambito del progetto denominato Terzo Valico per la linea Genova-Rotterdam. Ciò a testimonianza di una contaminazione dello schema contestativo anche in relazione ad altri interventi infrastrutturali che interessano il Paese. Si è confermato il ricorso ad azioni continue ma di bassa intensità», secondo una prassi (cosiddetta "strategia di logoramento") ritenuta cautelativa per gli antagonisti ma fortemente onerosa per l'azione di contrasto». Insomma la minaccia anarco-insurrezionalista rimane «estesa e multiforme», in grado di tradursi in una «gamma di interventi» che può comprendere anche «attentati spettacolari». Lo scrivono i servizi segreti nella Relazione annuale consegnata al Parlamento.
«CYBERCRIME»- Sotto la lente il cybercrime che rappresenta una minaccia «complessa, impalpabile e pervasiva» capace di produrre «ricadute peggiori di quelle ipotizzabili a seguito di attacchi convenzionali» e di «incidere sull'esercizio delle libertà essenziali per il sistema democratico». L'allarme arriva dai Servizi Segreti che nella Relazione al Parlamento affermano che è questa minaccia, al momento, «la sfida più impegnativa per il Paese». L'attenzione deve dunque essere massima in quanto la minaccia interessa molteplici aspetti: «dai sistemi complessi e strutturati dello Stato e delle grandi aziende, ai computer e agli smartphone dei singoli cittadini». Senza dimenticare che la «soluzione al problema è di non facile individuazione e applicazione, poiché‚ gli attori, i mezzi, le tecniche d'attacco e i bersagli mutano più velocemente delle contromisure».
LE BANCHE E I CAPITALI OPACHI- In alcune banche italiane emergono profili di rischio «per le opacità dei capitali apportati», per l'ingresso di nuovi soci «dal profilo ambiguo» e per la «distorta gestione del credito da parte di esponenti aziendali sleali». I servizi hanno inoltre guardato con attenzione alla nascita in Italia delle prime filiali di banche asiatiche che, «rivolte oggi principalmente ai propri connazionali residenti in Italia, possono costituire la premessa all'ampliamento della concorrenza allogena nel nostro Paese, con rischi di erosione di importanti quote di mercato per gli operatori nazionali»
EXPO E GRANDI OPERE - In ambito nazionale, «la minaccia più insidiosa per il tessuto economico-produttivo resta l'infiltrazione della criminalitá organizzata di stampo mafioso, sempre più pervasiva su tutto il territorio nazionale». Secondo le indicazioni raccolte dal comparto intelligence, «i gruppi criminali continuano a ricercare contatti collusivi nell'ambito dell'Amministrazione Pubblica, funzionali ad assicurarsi canali di interlocuzione privilegiati in grado di agevolare il perseguimento dei loro obiettivi economici e strategici, quali il controllo di interi settori di mercato e il condizionamento dei processi decisionali, specie a livello locale».
ESTREMA DESTRA - «È ipotizzabile un'intensificazione dell'impegno dell'area dell'estrema destra sul sociale, cui potrebbe accompagnarsi una possibile recrudescenza della conflittualità tra antagonisti di opposto segno ideologico, già degenerata nel recente passato in episodi di violenza». Sul versante internazionale, sottolinea la Relazione del comparto intelligence, «si sono consolidate ed ampliate le sinergie con le formazioni europee di omologo orientamento ideologico, finalizzate alla costituzione di un comune fronte identitario connotato in chiave antiatlantica e filorussa».«Crescente attivismo "metapolitico" -prosegue il documento- hanno poi mostrato le organizzazioni culturali (centri studio, associazioni, siti e giornali telematici, periodici di geo-politica, case editrici) inserite nel circuito internazionale della destra eurasiatista e filoislamica, impegnate in una costante opera di propaganda a favore di un avvicinamento dell'Europa alla Russia». Dalla Spagna alla Russia, l'estrema destra europea «sta tentando di disseminare le proprie ideologie islamofobiche, antisemite e nazionaliste, finalizzate soprattutto alla tessitura di relazioni transnazionali idonee alla creazione di un movimento impegnato nella difesa del Continente da ogni "contaminazione"».
MISSIONI ESTERE - In Afghanistan «sul piano della sicurezza permane elevato il livello della minaccia, caratterizzata da sinergie tra 'insorgentì afgani ed organizzazioni terroristiche basate nelle aree tribali pakistane, attive soprattutto nelle regioni orientali e meridionali» ma anche nel quadrante occidentale a guida italiana «si è registrato un incremento degli episodi ostili in danno del contingente nazionale che ha contato nel 2012 sette caduti». «A fronte dello stallo nel processo negoziale tra governo e insorgenza - spiegano gli analisti dei servizi - gli sviluppi sul terreno hanno testimoniato la persistente vitalità di gruppi armati, intaccata solo in parte dalle operazioni condotte nel tempo dalle unità Isaf». Anche se «la prospettiva di una ridotta presenza militare straniera e il programmato ricambio della leadership afgana potrebbero indurre l'insorgenza a coniugare il confronto sul terreno con un approccio più pragmatico, colto a favorire l'ascesa al potere di personalità in grado di soddisfarne le aspettative politiche».
Redazione Online del Corriere della Sera, 28 febbraio 2013 | 9:49