Putin ordina il ritiro dalla Siria: "Obiettivo raggiunto"

Il presidente russo: "Credo che la missione del ministero della Difesa russo e delle Forze armate russe in Siria sia terminata. Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani"

Raffaello Binelli - Lun, 14/03/2016 - 19:42 Il Giornale

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Il presidente russo Vladimir Putin annuncia di aver ordinato, a iniziare da domani, il ritiro delle forze armate russe dalla Siria: "Credo che la missione del ministero della Difesa russo e delle Forze armate russe in Siria sia terminata.

Ho ordinato di iniziare il ritiro di gran parte dei nostri militari, a partire da domani". Putin ha annunciato il ritiro in un incontro con il ministro della Difesa Serghei Shoigu e con il titolare degli Esteri Serghei Lavrov.

Il leader russo ha auspicato che "il ritiro russo dalla Siria dia un segnale positivo a tutte le parti coinvolte nel conflitto e serva ad aumentare il livello di fiducia di tutti i partecipanti al processo". Il portavoce del Cremlino ha riferito che Putin ha già comunicato la sua decisione al presidente siriano Bashar al-Assad, il quale si è detto d’accordo. Il presidente russo ha quindi precisato che le unità militari basate a Tartus, presso la base aerea di Hmemim, continueranno a operare come prima (dell'inizio dell'intervento, ndr).

L'annuncio del presidente russo coincide con l'inizio dei colloqui di pace di Ginevra e arriva dopo cinque mesi e mezzo dall'inizio dell'intervento militare di Mosca in Siria. Il presidente russo, che ha spiegato l'inizio del ritiro proprio per facilitare lo svolgimento dei colloqui di Ginevra, ha dato istruzioni al ministero degli esteri di intensificare il coinvolgimento russo nell'organizzazione del processo di pace.

Putin e Assad hanno concordato che l’intervento militare di Mosca in Siria ha "ribaltato la situazione" nella lotta ai terroristi sul terreno. Lo riferisce il Cremlino, aggiungendo che secondo i due presidenti l’intervento russo "ha disarticolato le infrastrutture dei militanti, infliggendo loro un considerevole danno".

Nonostante la decisione annunciata oggi Mosca "non rinuncerà agli impegni presi per quanto riguarda la fornitura di armi e tecnica all’esercito di Damasco come anche alla formazione di specialisti" militari. Lo ha riferito il capo del comitato per la Difesa e la sicurezza al Consiglio della Federazione (il Senato russo), Viktor Ozerov, come riferisce Ria Novosti. A suo dire "grazie all’aiuto dell’aviazione russa il governo siriano ora ha la possibilità di affrontare i terroristi con le proprie forze".

"In generale, con il sostegno della nostra aviazione - ha dichiarato il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu - le truppe siriane hanno liberato 400 aree abitate e oltre 10.000 chilometri quadrati di territorio".

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