L’Europa “in debito di sinistra” su MicroMega e la sinistra “a debito” di Lisbona
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Nell'ultimo numero della rivista di Flores d'Arcais si dice che “la democrazia” è in crisi perché manca un “partito dell’eguaglianza”, cioè “una sinistra degna del suo nome”
di Marianna Rizzini | 25 Ottobre 2015 ore 06:18 Foglio
Roma. “L’Europa in debito di sinistra”. E’ il titolo dell’ultimo numero della rivista MicroMega. Vi si raccontano i “fermenti” della gauche continentale, a firma Paolo Flores d’Arcais, Pablo Iglesias (il leader di Podemos), Javier Cercas (lo scrittore) e Ada Colau (la neo-sindaca di Barcellona), con contributi di politologi, economisti e filosofi. L’idea, scrive Flores, è che “la democrazia” sia in crisi perché da decenni manca un “partito dell’eguaglianza”, cioè “una sinistra degna del suo nome”. Svolgimento: “Si moltiplicano per fortuna i sintomi di un suo possibile ritorno. Cresce finalmente (in modo incontenibile, si spera), l’ostilità verso gli establishment del privilegio, responsabili della devastante crisi economica.
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E se è vero che su pensioni e salario minimo le sinistre portoghesi si trovavano più o meno d’accordo, lo scenario non pareva rassicurante nella prospettiva dei quattro anni di governo. Intanto, è sinistra “a debito” pure in Grecia (vicenda Tsipras) e quasi quasi pure in Inghilterra, dove la vittoria del super-rosso intransigente Jeremy Corbyn alle primarie del Labour ha allarmato i gauchiste meno trinariciuti (quelli che si chiedono “ma dove andiamo con lui?” e già progettano il suo rovesciamento). E però chez MicroMega è un sogno persistente e testardo, quello del rassemblement globale delle “izquierde”. Non importa quante volte sia naufragato, il sogno, né quando si fosse vicini al governo e in alcuni casi proprio al governo. Non importa l’aver fatto, dopo il 2008, in Italia, la “traversata del deserto” fuori dal Parlamento, per ragioni di inconciliabilità con la sinistra moderata. Autocritica? Per carità, è più forte la sindrome dell’incompreso. Europa “in debito di sinistra”, appunto.
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