Smacco per gli Stati Uniti in Siria: 500 milioni per addestrare ribelli che non combattono
- Dettagli
- Categoria: Estero
70 combattenti formati dagli americani si sono arresi quasi subito ai jihadisti di Al Nusra. Perso il 25% dell’equipaggiamento militare. E non è la prima volta che accade
26/09/2015 MAURIZIO MOLINARI DA GERUSALEMME, La Stampa
Nuovo smacco per il Pentagono in Siria: i ribelli addestrati in Turchia, appena entrati in azione, hanno consegnato armi e munizioni ai jihadisti di Al Nusra. Anziché combatterli, hanno offerto ciò che avevano pur di poter fuggire. A confermare l’imbarazzante episodio è Patrick Ryder, portavoce del Comando Centrale delle truppe Usa a Tampa, Florida, secondo il quale è avvenuto fra il 21 e 22 settembre. Circa 70 ribelli addestrati dagli americani erano entrati in Siria per iniziare a compiere azioni offensiva quando, al primo contatto con i jihadisti di Al Nusra espressione di Al Qaeda, “gli hanno consegnato almeno il 25 per cento del loro equipaggiamento”. Ovvero, sei pick-up con le mitragliatrici pesanti montate sul retro e le relative munizioni.
Per Ryder «se tali informazioni dovessero rivelarsi accurate si tratterebbe di una grave violazione degli accordi sottoscritti da parte di chi partecipa ai programmi di addestramento». La vicenda ripropone l’inaffidabilità dei ribelli addestrati dagli Usa dopo il precedente episodio, avvenuto in agosto, quando 54 di loro erano entrati in Siria ed avevano subito pesanti perdite - fra morti, feriti e catturati - a causa di un attacco portato sempre da Al Nusra. Non si può escludere che la decisione del secondo gruppo di cedere l’equipaggiamento per poter fuggire sia stato motivato proprio dal timore di subire un’analoga sorte. Ciò significa che il programma di addestramento di ribelli siriani da parte degli Usa, finanziato con oltre 500 milioni di dollari dal Congresso di Washington, non ha ancora prodotto unità in grado di combattere.
Per ammissione stessa del capo del Pentagono, Ashton Carter, «abbiamo solo 4 o 5 ribelli operativi in Siria». Sarcastico il commento del giornale israeliano “Haaretz”: «Si tratta dei soldati più costosi della storia militare, per ognuno di loro sono stati spesi circa 100 milioni di dollari».
Categoria Estero