Intanto François Hollande manda i caccia in Siria contro l’Isis.
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«Poiché tra le cause principali dell’ondata migratoria alla quale stiamo assistendo c’è il terrorismo, il nemico principale è lo Stato islamico e lo Stato islamico sta crescendo soprattutto in Siria,
da giornali del 8.9.2015
bisogna assumere nuove iniziative su quel fronte», ha spiegato il presidente francese. Ma Renzi si sfila: «Le iniziative spot servono e non servono». E Parigi si candida a ospitare quanto prima una Conferenza internazionale sui rifugiati. Il Sole 24 ore
2-Benvenuti a Trento, la provincia che adotta i migranti. Lontani dalle risse dei talk show e dalla sollevazione antimigranti del Veneto leghista, i trentini hanno organizzato un modello di accoglienza con tanto di adozione non nelle singole parrocchie ma nelle famiglie disseminate tra le valli alpine, meglio se tra i paesi a rischio di spopolamento o con un numero significativo di anziani: presenza diluita e integrazione più semplice
3-Salire sull’aereo senza biglietto. Thomas, un belga di 40 anni, è entrato a Fiumicino, ha superato tutti i controlli e si è seduto a bordo di un volo per Bruxelles. È stato scoperto solo perché occupava il posto di un altro: «Mi piaceva l’idea di fare un viaggio e andare un po’ a casa mia, ma non avevo i soldi per comprare il biglietto». La storia può sembrare carina ma la mancanza di controlli desta molte preoccupazioni, soprattutto in vista del Giubileo. Il Messaggero
4-Della Grande Riforma se ne parla dal 1979. Paolo Mieli: «Nel corso di questi trentasei anni ci siamo a tal punto affezionati al dibattito che, forse, è di questo tema di discussione che paventiamo la scomparsa, assai più che del Senato stesso. I Paesi che vogliono cambiare lo fanno in altri modi e con altri tempi». Ricordando che nel ’79 Bersani aveva ventotto anni, il suo braccio destro, Roberto Speranza, nasceva in quell’anno. Corriere della Sera
5-Per rifiutare i profughi basta versare qualche milione di euro alle casse di Bruxelles. Ogni paese avrà una quota obbligatoria di migranti ma se giudicherà la quantità da accogliere eccessiva potrà pagare una multa. I criteri alla base della ridistribuzione saranno determinati per il 40% dal Pil del Paese ospitante, per il 20% dalla sua popolazione, per il 10% dal tasso di disoccupazione, e per il 10% dal numero dei profughi accolti in precedenza. Le cifre dovranno essere comunque approvate da un vertice straordinario dei 28 leader Ue, atteso per la fine della prossima settimana. Corriere della Sera
Categoria Italia