PISTOLA ALLA TEMPIA.Grexit, le otto riforme imposta da Bruxelles: cosa deve fare Atene in tre giorni
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"C’è un accordo" sulla Grecia. L’annuncio - dopo oltre trenta ore di discussioni dell’Eurogruppo - lo dà il premier belga Charles Michel su Twitter alle 8,38 di lunedì mattina.
Libero, 13.07.2015
Il fatto che dopo una tesissima trattativa-fiume sia stata raggiunta un'intesa è stata poi confermata dal premier lussemburghese, Xavier Bettel, e dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, che ha scritto: "L’Eurosummit ha raggiunto l’accordo all'unanimità. Siamo tutti pronti per il programma Esm per la Grecia con riforme serie e aiuti economici". Subito dopo l'accordo - di cui ora si attendono i dettagli - lo spread tra Btp e Bund è precipitato a 117,4 punti base, rispetto ai 135 dell'apertura. In calo anche i rendimenti della cedola italiana, al 2,11 per cento. In parallelo, flessione anche dello spread tra Bonos e Bund, a 116 punti base.
La giacca di Tsipras - In attesa di conoscere i dettagli dell'accordo, quel che pare certo è che abbia vinto la linea del rigore. L'Europa vuole umiliare la Grecia, e ci potrebbe riuscire. Bruxelles, già nella notte, aveva deciso: tre giorni per approvare un piano di riforme-monstre in cambio del nuovo piano di aiuti. Altrimenti Atene avrebbe dovuto dire addio all'euro. Il governo greco, nella notte, aveva respinto l'ultimatum di tre giorni, ma con tutta probabilità, dopo che alcuni punti sono stati limati, Tsipras ha calato le braghe. Nella notte, inoltre, il governo greco si è opposto alla creazione di un fondo fiduciario contenuto nella proposta di compromesso dei creditori, chiedendo anche un ruolo più contenuto del Fmi nel terzo salvataggio. La linea oltranzista di Wolfgang Schaeuble, alla fine, si sarebbe imposta: l'Europa e la Merkel mettono all'angolo la Grecia, spingono Alexis Tsipras verso l'addio e, di fatto, commissariano il Paese. Uno Tsipras che, riferiscono i presenti al negoziato, davanti alle richieste di Bruxelles si sarebbe alzato, avrebbe sfilato la giacca, l'avrebbe gettata sul tavolo con un gesto eclatante e avrebbe chiesto: "Volete pure questa?". Un gesto emblematico, che descrive alla perfezione la situazione del suo Paese. Secondo fonti citate da SkyTg24, inoltre, durante il vertice ci sarebbero stati altri momenti di altissima tensione: Tsipras sarebbe venuto quasi alle mani con alcuni dei "falchi" presenti al tavolo.
Gli otto punti - Ma su cosa, nel dettaglio, si potrebbe essere arrivati all'accordo? Di seguito, in breve, ecco gli 8 punti che l'Europa vuole vedere realizzati da Atene, resta da vedere se in tre giorni o in più tempo. Se non fosse vero, una roba più simile a una barzelletta. Si parte dalle banche, niente più salvataggi di stato: approvazione della direttiva sul "bail in" (per far pagare azionisti e correntisti). Si continua con i licenziamenti collettivi più facili: l'Eurogruppo vuole che vengano reintrodotti. Dunque il contestatissimo addio alla mini-Iva sulle isole greche, con aliquota standard al 23 per cento. Quarto punto, la privatizzazione della rete elettrica, uno dei punti centrali del piano di interventi. Si passa poi per un forte aumento delle tasse: abolizione dell'agevolazione sulla benzina per agricoltori, tassa sulle imprese dal 26 al 28%, aumento della tassa sul lusso tra le altre. Punto sei, più chiarezza nei conti pubblici: conferma degli obiettivi anche per il triennio 2015-2017 e un nuovo piano contro la corruzione. Punto sette: riforma delle giustizia civile per accelerare la risoluzione delle cause. Infine, ultimo punto, i tagli alle pensioni, già da quest'anno, e innalzamento dell'età pensionabile. Un programma che può richiedere anni, ma che la Grecia - per ordine della Merkel - deve realizzare in tre giorni. Il crollo, ora, è davvero più vicino
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