Iraq, ucciso il numero due dell'Isis. Colpito in raid della coalizione a Mosul
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L'annuncio sulla morte di Abu Alaa al-Afri dato dal ministro della Difesa iracheno è stato documentato con un video dell'operazione. Fonte credibile?
QUOTIDIANO.NET Baghdad, 13 maggio 2015 -
Foto ANSA,
Il ministro della Difesa iracheno ha annunciato la morte del numero due dello Stato Islamico, Abu Alaa al-Afri. Il leader delle milizie jihadiste è stato ucciso in un raid aereo a Tal Afar, una cinquantina di chilometri a ovest di Mosul. Abu Ala al Afri era considerato l'erede dell'autoproclamato "califfo" Abu Bakr al Baghdadi, e l'alto magistrato islamista Mullah Meiser. La scorsa settimana la radio nazionale iraniana aveva annunciato la morte di al Baghdadi, sostenendo che i membri dello Stato islamico avevano già giurato fedeltà ad Abu Ala al Afri, ex insegnante di fisica, ma tale notizia non è mai stata confermata.
LA CACCIA E LE TAGLIE - Tuttavia, la possibile transizione da al Baghdadi ad al Afri ha spinto gli Stati Uniti ad inserire quest'ultimo nell'elenco delle persone ricercate con taglie milionarie sotto il nome di Abd al Rahman Mustada al Qaduli. Sull'ex insegnante di fisica penderebbe ora una taglia di 7 milioni di dollari, di soli 3 milioni inferiore a quella di al Baghdadi (Abu Du'a) stabile a 10 milioni. Secondo le testimonianze dei disertori dello Stato islamico raccolte dall'attivista e fondatore della rete Eye on the Homeland, Ahmad Abdulkader, sono inesatte sia le voci di una probabile morte di al Baghdadi sia quelle della nomina di Abu Ala al Afri come suo sostituto.