L’Arabia Saudita primo importatore di armi
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Secondo un report della rivista di analisi britannica IHS Jane’s, nel 2014 l’Arabia Saudita ha superato l’India divenendo il primo paese importatore di armamenti al mondo
di Fabio Ragno 12 marzo 2015, pubblicato in Analisi Mondo A.D.
In termini assoluti, le importazioni saudite hanno raggiunto il livello di 6,5 miliardi di dollari, con una crescita del 54% rispetto al 2013 e il trend è tutt’ora in crescita, con un valore di importazioni stimato per il 2015 in 9,8 miliardi di dollari (+52%), pari a un settimo dell’intero mercato mondiale.
“Nel valutare le probabili esportazioni dell’industria della difesa a livello mondiale”- ha rilevato Ben Moores, senior-analyst di Jane’s -“vediamo che cinque tra i dieci maggiori paesi importatori sono del Medio Oriente, un mercato in espansione che si prevede raggiungerà i 110 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni”.
Oltre all’Arabia Saudita infatti bisogna considerare gli altri paesi dell’aerea ed in particolare gli Emirati Arabi Uniti le cui importazioni sono state nel 2014 di 2,1 miliardi, portando così il valore aggregato dei due paesi alla ragguardevole cifra di 8,6 miliardi.
Primi beneficiari gli USA, la cui industria della difesa si è aggiudicata forniture verso i paesi del Medio Oriente per 8,4 miliardi, con un incremento del 40% rispetto al 2013. Secondo esportatore nell’area è risultato il Regno Unito (1,9 miliardi), terzo la Federazione Russa (1,5 miliardi), quarto la Francia (1,3 miliardi) e quinto la Germania (1 miliardo).
In termini globali assoluti, in un mercato mondiale stimato complessivamente nel 2014 in 64,4 miliardi di dollari – e che si presume oltrepasserà i 70 miliardi nel 2015 – i primi esportatori sono risultati gli USA (23,7 miliardi) seguiti dalla Federazione Russa (10 miliardi), Francia (4,9 miliardi), Regno Unito (4,1 miliardi) e Germania (3,5 miliardi), mentre l’Italia, in trend negativo, si attesta su 1,9 miliardi di esportazioni.
Fa invece mostra di sé la Corea del Sud, il paese emergente in questo mercato, che secondo gli analisti di Jane’s porterà in esecuzione nei prossimi 10 anni forniture per almeno 35 miliardi di dollari.
V’è infine da dire che i dati forniti da Jane’s, come tiene a precisare la stessa rivista, pur essendo riferiti a tutti gli aspetti inerenti la produzione industriale, inclusi i costi collegati a R&D (Research and Development), logistica e servizi, non tengono conto delle forniture per armi e munizionamento di piccolo calibro (inteso al di sotto del calibro 57 mm) nonché dei costi riferibili alla sicurezza del territorio o programmi attinenti l’intelligence