la crisi di Parigi. I socialisti aprono a Macron. Oggi le consultazioni all'Eliseo

Il segretario Olivier Faure si è detto pronto a fare "compromessi su tutti i temi", anche sulle pensioni, sulla base di "concessioni reciproche".

Redazione 06 dic 2024 ilfoglio.it lettura2’

Il segretario Olivier Faure si è detto pronto a fare "compromessi su tutti i temi", anche sulle pensioni, sulla base di "concessioni reciproche". Ieri il presidente francese aveva invocato la nascita di "governo di interesse nazionale"

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Dopo il discorso di Emmanuel Macron, che parlando alla tv francese ha escluso le dimissioni, arriva l'apertura dei socialisti. Alle 12 la delegazione è attesa all'Eliseo, per provare a trovare una quadra verso quello che il presidente ha definito un "governo di interesse nazionale".

Il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, ha affermato questa mattina di essere pronto a negoziare con i macronisti e i repubblicani sulla base di "concessioni reciproche" in vista della formazione di un nuovo governo che avrà un "contratto a tempo determinato".

Faure si è detto pronto a fare "compromessi su tutti i temi", comprese le pensioni, e vorrebbe che il presidente Emmanuel Macron nominasse "un precursore “per organizzare il negoziato tra le forze politiche, prima di nominare il nuovo premier. Soprattutto riguardo alla riforma delle pensioni, che il Nuovo Fronte Popolare vuole abrogare, Olivier Faure si è detto "responsabile". E ancora: l'obiettivo è quello di ''trovare una soluzione perché non possiamo fermare il Paese per mesi",

  

Parole che hanno provocato la reazione de La France Insoumise, il partito di Mélenchon: "Per entrare in una coalizione con i macroniani - scrive su X il coordinatore del partito, Manuel Bompard - il Partito socialista è ormai disposto a rinunciare all'abrogazione della pensione a 64 anni. Il giuramento dell'8 giugno 2023 di 'fare tutto' per questa abrogazione è stato già sepolto? Stupefacente".

Dopo i socialisti, nel primo pomeriggio arriveranno all'Eliseo anche i vertici della Lr - Les Républicains. Mentre almeno per ora non sono previste consultazioni con le forze più radicali: il Rassemblement national di Marine Le Pen, la France Insoumise, i comunisti e les Ecologistes.

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