Seul, il presidente dichiara la legge marziale di emergenza: «Contro le minacce della Corea del Nord e gli elementi anti-Stato»
- Dettagli
- Categoria: Estero
, i deputati dell’opposizione avrebbero tagliato «tutti i bilanci essenziali per le funzioni principali della nazione,. OGGI 4 DICEMBRE Parlamento contro e sotto accusa il Presidente
03 Dicembre 2024 - 16:24 Manlio Adone Pistolesi, ope.online lettura2’
Yoon Suk Yeol ha dichiarato che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle «forze comuniste»
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale di emergenza. Il leader, del partito conservatore, ha annunciato in diretta tv la misura «per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato…». La comunicazione è arrivata a sorpresa ed è stata motivata, come riporta il Corriere, con diverse accuse all’opposizione. Il partito democratico, la principale forza dell’assemblea parlamentare, secondo il presidente controllerebbe il Parlamento e paralizzerebbe le attività di governo. I deputati dell’opposizione sono stati anche accusati di simpatizzare per Pyongyang. La mossa per Yoon Suk Yeol si è resa necessaria dopo gli scontri con il partito democratico sulla legge di Bilancio del prossimo anno. «Senza riguardo per i mezzi di sostentamento del popolo, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per il bene dell’impeachment, di indagini speciali e per proteggere il loro leader dalla giustizia», ha dichiarato alla nazione nel suo discorso in tv. La decisione del presidente è stata condannata sia dal suo partito sia dall’opposizione. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party al potere a Seul, ha definito «sbagliata» la mossa e ha assicurato che «la bloccherà» con il sostegno della gente. Il partito democratico ha parlato di azione «incostituzionale» e ha fatto sapere che convocherà una riunione d’emergenza del parlamento.
Le accuse di Yoon
«La nostra Assemblea nazionale è diventata un rifugio per criminali, una tana di dittatura legislativa che cerca di paralizzare i sistemi giudiziari e amministrativi e di sovvertire il nostro ordine democratico liberale», ha dichiarato sempre Yoon in diretta nazionale. Secondo il leader, i deputati dell’opposizione avrebbero tagliato «tutti i bilanci essenziali per le funzioni principali della nazione, come la lotta ai reati di droga e il mantenimento della sicurezza pubblica, trasformando il Paese in un paradiso della droga e in uno stato di caos per la sicurezza pubblica». Da qui la promessa ai cittadini insieme alla minaccia per l’opposizione: «Riporterò il Paese alla normalità sbarazzandomi delle forze anti-Stato il prima possibile».
Cosa succede ora
Il partito democratico detiene la maggioranza dei seggi del parlamento monocamerale: 170 su 300. Secondo quanto stabilisce la costituzione coreana, il presidente è obbligato a revocare la legge marziale se l’Assemblea nazionale vota a maggioranza per abrogarla. Cosa che sia l’opposizione sia il partito del presidente sono determinati a fare. Intanto, come riporta l’agenzia coreana Yonhap, la tensione è palpabile: «Carri armati, veicoli blindati e soldati con pistole e spade controlleranno presto il Paese», ha dichiarato il leader del partito democratico Lee Jae-myung.
Vietate le attività del parlamento, sotto controllo i media
«Tutte le attività politiche, comprese quelle relative all’Assemblea nazionale, alle assemblee regionali, ai partiti politici, alla formazione di organizzazioni politiche, ai raduni e alle proteste sono vietate», ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Park An-su. A riportarlo è l’agenzia coreana Yonhap. Il generale ha emanato un decreto per mettere sotto controllo tutti i media e gli editori, oltre a ordinare ai medici specializzandi in sciopero di tornare immediatamente al lavoro entro 48 ore. Chi viola la legge marziale può essere arrestato o perquisito senza un mandato.
Commenti
I raduni a sostegno di Yoon Suk Yeol, il presidente che ha annunciato la legge marziale, e la speranza delle opposizioni che le manifestazioni a Piazza Gwanghwamun si trasformino in qualcosa di più potente..Giulia Pompili ilfoglio.it
RSS feed dei commenti di questo post.