MUSK E TRUMP ORMAI NON SI SEPARANO MANCO PER ANDARE AL GABINETTO –

ALL’INCONTRO DI TRUMP CON I PARLAMENTARI REPUBBLICANI CI SARÀ ANCHE ELON MUSK

13 nov 2024 15:44 dagospia.com lettura2’

L TYCOON VUOLE NOMINARE IL SUPER-FALCO ROBERT LIGHTHIZER COME “ZAR PER IL COMMERCIO” – IL PROCURATORE SPECIALE JACK SMITH, CHE HA INCRIMINATO TRUMP, SI DIMETTERÀ PRIMA DELL’ENTRATA IN CARICA DEL PRESIDENTE - "AXIOS": "TRUMP FARÀ ENTRARE NELLA SALA STAMPA DELLA CASA BIANCA I MEDIA NON CONVENZIONALI ALLINEATI AL MOVIMENTO 'MAGA'"

TRUMP PREME PER FALCO DAZI LIGHTHIZER COME 'ZAR DEL COMMERCIO'

(ANSA) - Donald Trump ha detto ai suoi alleati di volere Robert Lighthizer come suo 'zar per il commercio', una posizione con la quale avrebbe la responsabilità delle politiche commerciali dell'amministrazione, incluse quelle del Dipartimento del Commercio e del rappresentate al commercio.

Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la posizione di 'zar' non richiede la conferma da parte del Senato e questo consentirebbe al falco Lighthizer di avere immediatamente il potere di attuare i dazi.

(ANSA) - Elon Musk dovrebbe unirsi a Donald Trump nell'incontro previsto per oggi a Washington tra il presidente eletto e i repubblicani della Camera. Lo riferiscono reporter della Cnn e del New York Times.

IL PROCURATORE SMITH LASCERÀ PRIMA CHE TRUMP ENTRI IN CARICA

(ANSA) - Il procuratore speciale Jack Smith, che ha incriminato Donald Trump per il 6 gennaio e le carte segrete a Mar-a-Lago, intende dimettersi prima che il presidente-eletto entri in carica a gennaio. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti.

'TRUMP APRIRÀ LE PORTE DELLA SALA STAMPA AI MEDIA PRO-MAGA'

(ANSA) - Donald Trump vuole rivoluzionare l'assetto della storica James Brady Press Briefing Room, la sala stampa della Casa Bianca. Lo hanno riferito fonti informate ad Axios secondo le quali l'obiettivo del presidente eletto è fare spazio a voci allineate al movimento Maga e media non convenzionali.

La prima amministrazione Trump aveva cercato di vietare ai media che considerava ostili tra i quali il New York Times, Politico, la Cnn e Bbc - i cosiddetti briefing 'off-camera' cioè quelli che non vengono trasmessi in streaming. Durante la notte elettorale ha escluso diverse testate dal party a Mar-a-Lago tra cui Politico, Axios e Puck News.

La sala briefing attualmente può ospitare 49 giornalisti seduti, più una decina in piedi, la White House Correspondents' Association (WHCA) ha il controllo sui posti a sedere, ma è la Casa Bianca a decidere a chi dare le credenziali. E' ovvio che se la nuova amministrazione espanderà l'accesso alle conferenze stampa quotidiane ai media pro-Trump, come War Room di Steve Bannon, ciò avverrà a scapito delle testate esistenti.

Quanto al ruolo di portavoce secondo le fonti è in corso una feroce competizione tra la direttrice della campagna Karoline Leavitt, la consigliera e avvocata di Trump Alina Habba e l'ex funzionario dell'amministrazione Monica Crowley. Anche l'ex conduttore di Espn diventato influencer Sage Steele, il collaboratore della Cnn e funzionario della Casa Bianca di Bush Scott Jennings e la portavoce del comitato nazionale repubblicano Elizabeth Pipko.

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