MADURO FA CARNE DI PORCO IN VENEZUELA - I LEADER DELL’OPPOSIZIONE, CHIEDONO A MADURO DI CESSARE LE VIOLENZE

E LIBERARE I PRIGIONIERI POLITICI - AUMENTA LA PRESSIONE INTERNAZIONALE SU CARACAS e PUBBLICAZIONE DEI VERBALI UFFICIALI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 28 LUGLIO -

11.8.2024 dagospia.com lettura4’

CHE HA VINTO LE ELEZIONI NONOSTANTE LE CONTESTAZIONI DEL REGIME,PER LA PUBBLICAZIONE DEI VERBALI UFFICIALI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 28 LUGLIO - LA CORTE SUPREMA DEL VENEZUELA DARÀ IL VIA ALL'ESAME DEI DOCUMENTI PRESENTATI DAI CANDIDATI ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI PER PRENDERE UNA DECISIONE SULLA CONVALIDA O MENO DELLA VITTORIA DI MADURO PROCLAMATA DAL CONSIGLIO NAZIONALE ELETTORALE PUR IN ASSENZA DEI VERBALI UFFICIALI DEGLI SCRUTINI…

L'OPPOSIZIONE CHIEDE A MADURO DI CESSARE LA REPRESSIONE

Appello di Gonzalez anche per la liberazione dei detenuti

(ANSA) - CARACAS, 10 AGO - Il candidato dell'opposizione alle elezioni presidenziali del Venezuela, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha invitato il presidente Nicolas Maduro "a porre fine alla violenza e alla persecuzione" contro i dissidenti. "Signor Nicolas Maduro, le chiedo a nome di tutti i venezuelani di porre fine alla violenza e alla persecuzione e di rilasciare immediatamente tutti i connazionali detenuti arbitrariamente", ha affermato Gonzalez in un post sui suoi profili social.

Il leader della Piattaforma Unita Democratica (Pud) rivendica la vittoria alle elezioni del 28 luglio con un 70% delle preferenze in base ad un conteggio indipendente. La repressione delle proteste dopo la proclamazione della vittoria di Nicolas Maduro pur in assenza dei verbali ufficiali degli scrutini ha provocato 24 morti e oltre 2.200 arresti tra le fila dell'opposizione.

MACHADO ANNUNCIA 'MANIFESTAZIONE GLOBALE' CONTRO MADURO

Per la leader dell'opposizione 'il cambiamento non ha ritorno'

(ANSA) - CARACAS, 10 AGO - Mentre aumenta giorno dopo giorno la pressione internazionale nei confronti di Nicolas Maduro per la pubblicazione dei verbali ufficiali delle elezioni presidenziali del 28 luglio, la leader dell'opposizione in Venezuela, Maria Corina Machado, ha annunciato la prossima realizzazione di una manifestazione globale a sostegno del candidato della Piattaforma unitaria democratica (Pud), Edmundo Gonzalez Urrutia e della transizione democratica.

"Convocheremo un'azione enorme in tutto il mondo per dimostrare che la scelta di un cambiamento che hanno preso i venezuelani non ha ritorno", ha affermato Machado in un'intervista rilasciata venerdì notte su Instagram a una popolare cantante e influencer venezuelana.

"Si tratterà di una manifestazione civica e pacifica e verrà annunciata nelle prossime ore", ha precisato Machado, che ha quindi assicurato che l'opposizione non "smetterà di protestare e di scendere in strada" contro la proclamazione della vittoria del leader chavista Maduro pur in assenza della pubblicazione dei verbali ufficiali degli scrutini.

In base ai documenti in suo possesso il Pud afferma che Gonzalez Urrutia è il vincitore delle elezioni con il 70% delle preferenze. Machado è tornata quindi a denunciare "il sequestro, la tortura e in alcuni casi anche l'uccisione di membri dell'opposizione", da parte delle forze di sicurezza del governo chavista.

CORTE SUPREMA DEL VENEZUELA VERSO LA SENTENZA SULLE ELEZIONI

"Sarà inappellabile e di compimento obbligatorio"

(ANSA) - CARACAS, 10 AGO - La Corte suprema del Venezuela (Tribunal superior de Justicia - Tsj) ha annunciato oggi che darà il via all'esame dei documenti presentati dai candidati alle elezioni presidenziali per prendere una decisione sulla convalida o meno della vittoria di Nicolas Maduro proclamata dal Consiglio nazionale elettorale (Cne) pur in assenza dei verbali ufficiali degli scrutini.

"I magistrati di questo tribunale si dedicano alla perizia di tutto il materiale registrato - fisicamente e digitalmente - e all'inchiesta sul massiccio attacco informatico di cui è stato oggetto il Cne", ha affermato in una conferenza stampa la presidente della Corte, Caryslia Rodríguez. "La sentenza sarà definitiva e avrà carattere di res judicata di "adempimento obbligatorio", ha aggiunto Rodriguez.

L'UE AL VENEZUELA, 'LIBERARE TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI'

Borrell: 'Serve dialogo, rispettare la sovranità del popolo'

(ANSA) - BRUXELLES, 10 AGO - "In questo momento, oltre ai verbali" elettorali "e a un dialogo franco per ripristinare la democrazia, la cosa più urgente è che le autorità venezuelane pongano immediatamente fine agli arresti arbitrari e alla repressione contro i membri dell'opposizione e della società civile, e che tutti i prigionieri politici siano liberati". Lo scrive l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "La soluzione a questa impasse sta nel dialogo, nella trasparenza e nel rispetto della sovranità e della volontà del popolo venezuelano", aggiunge il capo della diplomazia europea.

SOTTO ACCUSA EXCLÉ, LA SOCIETÀ HIGH TECH DEL VOTO VENEZUELANO

Tre ong hanno chiesto chiarimenti sul presunto hackeraggio

(ANSA) - BUENOS AIRES, 09 AGO - Esponenti delle organizzazioni non governative Transparencia Electoral, Alianza por Venezuela e il Forum Argentino per la Difesa della Democrazia (FADD) si sono recati presso la sede di Buenos Aires della società argentina ExClé SA, che ha fornito supporto tecnologico alle presidenziali venezuelane, per chiedere chiarimenti sulla versione diffusa dal governo del presidente Nicolás Maduro riguardo ad un "hackeraggio" del sistema di trasmissione durante il voto di domenica 28 luglio.

"Il Consiglio elettorale venezuelano (Cne) ha assicurato di non aver presentato i verbali a causa di un attacco informatico, inizialmente diretto dalla Macedonia del Nord. Poi è stato accusato anche Elon Musk. Dato che i dati vengono trasmessi dalle macchine per il voto fornite da ExClé, chiediamo che la società si pronunci su quanto accaduto", ha dichiarato Leandro Querido, fondatore di Transparencia Electoral. ExClé è una società che dal 2017 fornisce al Cne i servizi legati al sistema di voto elettronico in Venezuela ed è stata sanzionata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti nel 2020 per cooperare con il governo di Maduro "nell'impedire elezioni libere ed eque in Venezuela".

Commenti   

#2 walter 2024-08-11 13:52
Venezuela, l’odissea degli oppositori italiani dopo la vittoria di Maduro: Rita Capriti rinchiusa in una stanza, Antonio Calvino sparito nel nulla
Filtrano le prime segnalazioni dei guai passati da cittadini italo-venezuelani accusati di «incitamento all'odio» anche solo per un video
open.online Antonio di Noto estratto articolo
#1 walter 2024-08-11 09:09
Venezuela, sequestri e torture. Gli agenti del regime scatenati
La dittatura porta avanti l'operazione "Toc toc" contro gli avversari politici. Ansia per gli italo-venezuelani Americo De Grazia e Williams Dávila

Paolo Manzo 11 Agosto 2024 - 06:00 ilgiornale.it
Il presidente de facto del Venezuela Nicolás Maduro ha trasferito ieri nelle supercarceri di Tocuyito e Tocorón (nota per le torture e per essere gestita, sino a pochi mesi fa, dai leader dell'organizzazione criminale Tren de Aragua) le 2.500 persone arrestate negli ultimi dieci giorni nella Operazione «Toc toc» (Tun Tun in spagnolo), lanciata il giorno dopo le presidenziali. Toc toc perché si batte alla porta di tutti i non graditi al regime e li si sequestra. Come accaduto la notte del 6 agosto alla leader del partito Vente Venezuela (quello della leader dell'opposizione, Maria Corina Machado), María Oropeza, rapita nella sua abitazione da agenti della Direzione generale del Controspionaggio militare (Dgcim) che rispondevano agli ordini di Maduro. Tra questi spicca Alexander Granko Arteaga, il capo dell'Unità affari speciali della Dgcim, l'uomo incaricato dalla dittatura di portare avanti i lavori sporchi. Dall'assassino di Oscar Perez alla «pulizia etnica» degli indigeni nello stato Bolivar, sanzionato dall'Ue e dagli Usa per tortura e gravi violazioni dei diritti umani. «Aiuto, stanno entrando in casa mia. Stanno distruggendo la porta. Chiedo aiuto a tutti. Non sono una criminale. Sono solo una delle tante cittadine che vuole un Venezuela diverso e ho solo Dio e la Vergine dall'aria parte», è riuscita a gridare Oropeza in diretta su Instagram, dove circa 5.000 utenti la stavano vedendo quando sono entrati gli sgherri della dittatura dopo aver sfondato la porta. Il tutto, ovviamente, senza mostrare nessun mandato. Sequestratole il telefono e portandola via intimandole di camminare rapidito e di «collaborare», Oropeza da allora è desaparecida, scomparsa. Chi invece - sappiamo dalla figlia - in questo momento, è torturato ne «El Helicoide», centro di torture noto alla Corte penale internazionale nonché sede del Sebin, il Servizio di intelligence bolivariano, è l'ex deputato italo-venezuelano Americo De Grazia, che da anni denuncia i crimini del regime: sequestrato il 7 agosto, probabilmente mentre viaggiava in auto.

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