Fmi bacchetta l’Italia: pensioni troppo alte, via la quattordicesima
- Dettagli
- Categoria: Economia
1-studio evidenza la disparità tra quelli dei lavoratori dipendenti (al 33% del salario) e quelli degli autonomi 2. Economia dei consumi: i vantaggi per la spesa del reddito di scopo
20 marzo 2018, di Mariangela Tessa www.wallstreetitalia.com
Una delle ipotesi che potrebbero essere seguite è quella dell’eliminazione della quattordicesima e di una riduzione della tredicesima, che potrebbero essere sostituite con interventi anti povertà.
Un altro intervento possibile, secondo lo studio, andrebbe portato avanti sulle pensioni di reversibilità: quelle italiane con un livello del 2,75% del Pil sono le più alte in Europa. Gli economisti chiedono di fissare un’età minima perchè il coniuge vedovo ne benefici e di eliminare la possibilità che ne beneficino altri familiari.
Infine, in tema di contributi previdenziali lo studio evidenza la disparità tra quelli dei lavoratori dipendenti (al 33% del salario) e quelli degli autonomi e chiede di alzare ad almeno il 27% dall’attuale 24% l’aliquota di questi ultimi.
2 Economia dei consumi: i vantaggi per la spesa del reddito di scopo
Da un lato le aziende dovrebbero liberare quote di profitto e reinvestirle nella soddisfazione del cliente, dall’altro i lavoratori potrebbero accettare di aumentare la produttività sul posto del lavoro, ma soltanto in cambio di un incremento dei salari. Le buste paga italiane sono tra le più basse d’Europa e con questi numeri non ci si può aspettare un incremento sostanziale delle spese. Mettere al centro i consumi, invece, è secondo Artibani, che si definisce economaio e non economista, il punto cruciale per rilanciare l’economia e il benessere.
A Wall Street Italia “l’economaio” ha spiegato i vantaggi economici per la spesa che genererebbero le sue teorie se venissero messe in pratica. La crescita si fa la spesa: così si genera reddito, dice. Le famiglie e i consumatori quando quella spesa fanno, ne fanno tanta: fanno il 60% del Pil. Al contrario dell’economia della produzione, quella dei consumi – che non viene insegnata nelle aule accademiche – si basa su una sovracapacità di offerta rispetto alla domanda.
Intervenuto alla trasmissione di Radio 24 condotta da Oscar Giannino, Artibani ha cercato di spiegare come si possono riallocare le risorse di reddito. È lì che sono contenuti i profitti d’impresa (la parte di remunerazione che l’impresa prende per compensare il rischio d’impresa, che va distinta dagli utili e che si è elevata con lo squilibrio creato dalla crisi, con eccesso dell’offerta e domanda in difetto) e che andrebbero convertiti verso chi con la spesa remunera: i consumatori.
Alla quota di profitto che remunera il rischio d’impresa, secondo Artibani, le imprese possono rinunciare, per trasformarla in un veicolo di stimolo per i consumi. Come? Liberando risorse da destinare al cliente, la soddisfazione del quale finirebbe per essere una win-win situation: più reddito a clienti e consumatori porterebbe a una maggiore crescita per tutti: è l’esempio di Ikea. - www.wallstreetitalia.com