“Vogliamo trapiantare anche le teste”. La scienza sempre più irrispettosa dell'etica?
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La medicina rischia di allontanarsi sempre di più dall'etica. E' l'allarme che lancia Giusi Urgesi.
Blog Buonasanità Lunedì, 21 settembre 2015 - 12:37:00
La medicina rischia di allontanarsi sempre di più dall'etica. E' l'allarme che lancia Giusi Urgesi dal suo profilo Facebook parlando del primo trapianto di testa al mondo. Operazione che verrà eseguita da un medico italiano. "Perché, se un trapianto d'organo o d'arto può risultare più tecnico e dunque più impersonale, la sola idea di un "trapianto di testa" comporta l'inevitabile quesito di quanto la scienza, ormai al limite con la fantascienza, stia drammaticamente prevaricando sull'etica", scrive la dottoressa Urgesi. Leggi il blog Buonasanità
Come da notizia di Affaritaliani.it del 15/09/2015, nel dicembre 2017 in Cina dovrebbe avvenire il primo Il donatore dovrebbe essere nientemeno un prigioniero ucciso per condanna a morte!
Già questo un primo elemento di grande perplessità morale da parte di chi legittimamente si chiede quanto sia giustificato un intervento di tale entità che si avvale di un'immane dramma umano quale quello di una condanna a morte!
Da non sottovalutare inoltre il dramma psicologico che dovrà affrontare il paziente ricevente allorquando, pur risolvendo eventualmente le sue problematiche di "testa", dovrà comunque riconoscersi allo specchio ed interiormente, con inevitabili crisi di identità che probabilmente non riuscirà mai a superare! O magari quel ricevente non avrà problematica alcuna perché, non avendo più la sua testa, comincerà a pensare con quella del donatore ucciso a cui, peraltro, non parrà vero di continuare a vivere....
Il neurochirurgo italiano che dovrebbe eseguire il "fantascientifico" intervento afferma di aver affinato una tecnica chirurgica rivoluzionaria che, grazie all'utilizzo di una lama sottilissima che non danneggia le fibre nervose, consente una perfetta connessione del cervello con la spina dorsale....e pare che questo basti!
Pare che una tecnica perfetta possa bastare a placare i dubbi inerenti l'etica da cui qualsiasi elemento pensante sarà legittimamente assalito!
Perché, se un trapianto d'organo o d'arto può risultare più tecnico e dunque più impersonale, la sola idea di un "trapianto di testa" comporta l'inevitabile quesito di quanto la scienza, ormai al limite con la fantascienza, stia drammaticamente prevaricando sull'etica!
Obiettivi mostruosi, noti e meno noti, a giustificare esperimenti di laboratorio a dir poco costosi e paurosamente cruenti su povere cavie inermi!
Dunque mi chiedo, è l'era di una nuova e "sinistra" figura medica chiusa in macabri laboratori ad emulare la figura letteraria del Dott. Victor Frankenstein, scienziato pazzo autore di esperimenti illeciti ed eticamente discutibili...?
Da medico, ma ancor più da comune cittadina, spero che la scienza mantenga il suo rigore dedicando le proprie attenzioni a scoperte atte a migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma eviti assolutamente il superamento di quei limiti etici che facilmente potrà farla sconfinare nella folle corsa verso la fantascienza!
Giusi Urgesi
Categoria Cultura