"Razzisti e discriminatori". Via dalle biblioteche inglesi i libri di Verne e X-Men

La censura woke colpisce ancora: libri e fumetti spariti dalla circolazione perché offensivi della sensibilità attuale

4 Giugno 2024 - 12:36 Massimo Balsamo, ilgiornale.it lettura2’

Al peggio non c’è mai fine, un’amara consapevolezza nell’epoca della religione woke. Negli ultimi mesi abbiamo registrato attacchi senza sosta alla cultura e all’arte in nome di un politicamente corretto peloso. Da JK Rowling a Roald Dahl, molti autori sono stati censurati e l’elenco aumenta esponenzialmente con il passare dei giorni. L’ultima triste testimonianza arriva dal Regno Unito, dove decine di libri sono stati ritirati dalle biblioteche pubbliche in quanto“razzisti” e“discriminatori”. Non parliamo di saggi o romanzi reazionari, ma di libri illustrati e fumetti firmati da autori come Raymond Briggs, David McKee e Jules Verne. E ancora, nel tritacarne dell’iper-sensibilità è finito un episodio della serie a fumetti dedicata agli X-Men.

L'ultima frontiera woke: lo Scrabble inclusivo dove nessuno perde

Mancanza di gusto ma anche di buonsenso. I testi sono stati censurati dopo le segnalazioni presentate anche da un solo utente. Troppo razzismo, troppa discriminazione in base alla sensibilità attuale, la versione dei soloni politically correct. Come riportato dal Times, i poliziotti della cancel culture hanno messo nel mirino “'Cinque settimane in pallone” di Jules Verne per i termini “negro” e“selvaggio” in riferimento alle popolazioni africane e “'Fungus the Bogeyman” di Raymond Briggs per la parola“golliwogg”, personaggio della letteratura per l'infanzia poi diventato bambola di pezza di colore nero considerato fortemente razzista. E ancora “The Uncanny X-Men” di Chris Claremont e la serie “Tom Swift” di Victor Appleton.

Secondo la professoressa Louise Cooke dell’università di Loughborough la tendenza a rimuovere tutto ciò che potrebbe offendere una persona è“estremamente pericolosa”. Ma non solo. Per l’esperta, la censura nel Regno Unito è più insidiosa, quasi nascosta, rispetto a quella negli Stati Uniti, dove l'American Library Association documenta da anni gli sforzi per vietare i libri. L’elenco al momento è di 16 libri rimossi dalle biblioteche pubbliche: otto per razzismo e discriminazione, tre per contenuti sessuali o violenti, tre per “consigli sanitari potenzialmente dannosi” e due per contenuti obsoleti. Ma purtroppo è solo l’inizio.

Commenti   

#1 walter 2024-06-04 18:46
IL CASO
L'università di Palermo sospende gli accordi con Israele (ma non con ayatollah e “martiri” palestinesi)
Il Senato accademico dell'ateneo siciliano taglia i rapporti con lo stato ebraico. Una giornata storica per il movimento “Intifada studentesca”. La condanna del ministro Bernini e i subbugli a Torino
GIULIO MEOTTI, ilfoglio.it

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata