Come saranno le verdure del futuro?
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Agro. Gli ortaggi saranno sostenibili. L’abbiamo detto, si è sostenibili se non si spreca prodotto, in campo, al supermercato e a casa, ma si è sostenibili anche se non si usano abbondanti dosi di agrofarmaci
da Antonio Pascale 14/04/2021 in L’Innovazione ilfoglio.it
Gli ortaggi saranno sostenibili. L’abbiamo detto, si è sostenibili se non si spreca prodotto, in campo, al supermercato e a casa, ma si è sostenibili anche se non si usano abbondanti dosi di agrofarmaci.
Pensa, nell’insalata abbiamo inserito 32 resistenze alla Peronospora. Nello spinacio sono 17 e fra poco sarà annunciata la 18 resistenza, sempre alla Peronospora. Sono resistenze di diverso tipo (non si parla di immunità), cioè il patogeno può anche entrare, ma non compromette la produzione, quindi lo Oidio può formare la classica macchia sulla foglia, ma quest’ultima conserva la capacità fotosintetica. Alcune sono resistenze verticali (molto efficaci, ma che non facilità si perdono) altre di tipo orizzontale (più geni, meno forti ma che durano a lungo). Ancora, gli ortaggi saranno buoni per le esigenze del produttore e del consumatore e dell’ambiente.
Dobbiamo sottolineare che una dieta ricca di vegetali impatta meno sull’ambiente, si produce meno CO2 rispetto alla produzione di una proteina animale. Quindi, nella sostanza, saranno ortaggi più ricchi di elementi nutritivi, sali minerali e vitamine e nello stesso tempo ortaggi resistenti, oltre alle malattie di cui sopra, anche e soprattutto agli stress abiotici (malattie non infettive).
Tra i fattori ambientali che influenzano la crescita delle piante vi sono temperatura, luce, umidità, composizione dell’aria, pH del terreno, presenza dei nutrienti, e struttura del suolo. Quando uno o più dei suddetti fattori subiscono delle variazioni le piante si ammalano. Diciamo la verità: le stagioni non sono più quelle di una volta, in campo vediamo gli effetti del cambiamento climatico sui fattori suddetti. Del resto, un ortaggio è un organismo vivente, e un’ondata di calore stressa l’organismo. L’innovazione deve dunque puntare a creare nuovi prodotti che ben si adattano ai cambiamenti climatici.